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Cronaca Porto Empedocle / Via Molo

Porto Empedocle, arrivati i cadaveri dei migranti morti nel Canale di Sicilia

L'allarme era stato lanciato domenica da uno dei migranti tramite un telefono cellulare. Il gommone a bordo del quale viaggiavano era stato intercettato da un aereo maltese e poi soccorso dalle motovedette italiane. Undici le vittime; 70, invece, i superstiti

L'epilogo dell'ennesima tragedia nel Canale di Sicilia. Sono arrivati in serata al porto di Porto Empedocle, a bordo della nave "Palladio", gli undici corpi dei migranti recuperati lunedì dalla Guardia costiera nelle acque tra Lampedusa e Tripoli (Libia). Erano partiti proprio dal paese maghrebino, a bordo di un gommone diretto sulla maggiore delle Pelagie, che sarebbe poi naufragato a 35 miglia dalla Libia e a 140 da Lampedusa. 

Le salme degli 11 migranti arrivano a Porto Empedocle

Insieme a loro sul natante viaggiavano altri 70 migranti, che sono però riusciti a salvarsi. Le vittime del mare verranno seppellite nei cimiteri di Montevago, Cammarata, Siculiana, Sciacca, Favara e Campobello di Licata. I superstiti - trasferiti anche loro con la motonave "Palladio" - sono stati invece portati nella tensostruttura della Protezione civile a Porto Empedocle.
 
L'allarme era stato lanciato domenica da uno dei migranti tramite un telefono cellulare. Il gommone a bordo del quale viaggiavano le vittime era stato intercettato da un aereo maltese e poi soccorso dalle motovedette della Guardia costiera e da una nave della Marina militare che ha offerto le prime cure.
 
Immediato era stato anche il recupero dei cadaveri di tre donne. Nel corso della mattinata di lunedì ne erano già stati recuperati altri sette, nel pomeriggio l'ultimo. Il naufragio sembra essere stato causato da un cedimento dell'imbarcazione che non ha retto al peso dei numerosi passeggeri.
 
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