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Lunedì, 29 Aprile 2024
Centro storico

Terravecchia, dopo anni ripartono i lavori: sarà salvata solo la parte pubblica

Oltre al completamento delle opere di urbanizzazione oggi abbandonate, prevista la realizzazione di un parco archeologico urbano e di numerosi alloggi

Progetto Terravecchia, il Comune tenta di salvare la parte privata dell'iniziativa costruttiva nel cuore del centro storico.

Un percorso che si è interrotto bruscamente nel 2020, quando la ditta allora aggiudicataria dei lavori ottenne la rescissione del contratto - in danno al Municipio - lasciando tutto come un grande cantiere incompleto che è divenuto nel tempo ricettacolo di degrado e abbandono.

Adesso, ad 11 anni dalla prima sottoscrizione, l'Amministrazione comunale, grazie al lavoro dell'assessore Gerlando Principato e degli uffici, ha rideterminato gli importi del progetto (poco meno di 5 milioni e mezzo di euro), eliminando la parte privata (l'investimento era inizialmente previsto da parte del Gruppo Campione) e l'inserimento di ulteriori 6 alloggi a canone sostenibile.

"Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati – afferma l'assessore Principato – abbiamo già ottenuto, tutti i pareri necessari per la conformità dei lavori proposti, inoltre i lavori hanno la “copertura” finanziaria e quindi immediatamente appaltabili. Adesso manca solo l'ultimo atto, il più importante per i cittadini e per il risanamento di parte del centro storico, l’attivazione, da parte degli uffici comunali, delle procedure per l’affidamento dei lavori".

Il progetto in variante infatti prevede la realizzazione di 9 alloggi all’interno delle aree appartenenti all’ex Istituto Schifani e 6 alloggi da realizzare mediante la ristrutturazione dell’edificio vicino, ed un tempo parte integrante dell’ex Istituto Schifani. Nel nuovo progetto, comunque, rimarranno confermate la realizzazione di un centro socio-ricreativo; la riqualificazione della via Barone, via Madonna delle Nevi, scalinata Sant'Antonio, cortile Guarraci, cortile Vicari, cortile Cardella, via Raccomandate. Inoltre la variante prevede: il restauro e riutilizzo dell'antica chiesa di San Giovanni di Dio; il restauro e la funzionalizzazione dei locali seminterrati; la realizzazione di un parco archeologico urbano; la riconnessione degli antichi percorsi urbani tra il cortile raccomandati il cortile Guarraci ed il piano della chiesa; il ripristino del collegamento tra il piano della chiesa e la via Madonna della Neve.

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