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Sabato, 27 Aprile 2024
Giustizia

Presunto stalker di una donna impugna l'avviso orale: il Tar gli da torto

Secondo i giudici amministrativi l'azione condotta dalla questura sarebbe stata motivata e pertinente, date le denunce di gravi minacce presentate dalla vittima

Era stato denunciato da una donna che aveva subito gravi minacce. Così a suo carico l'allora questore aveva adottato un provvedimento di ammonimento orale, che come noto ha lo scopo di garantire alla vittima di atti persecutori, violenza domestica, cyberbullismo, una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale.

L'uomo però ha ritenuto che quella misura fosse vessatoria nei suoi confronti e si è quindi rivolto al Tar. Oggi, a 4 anni di distanza dal ricorso arriva la sentenza, che conferma l'intervento della Questura. 

In particolare il ricorrente lamentava la sua mancata audizione, "con conseguente carenza d’istruttoria e difetto di motivazione nonché dell’assenza di sufficienti e attuali elementi di fatto legittimanti la misura applicata". Secondo i giudici amministrativi, tuttavia, "non emerge alcuna violazione delle garanzie partecipative in quanto il provvedimento di ammonimento si sostanzia in un 'invito orale' a conformarsi alla legge, con interruzione immediata delle condotte vessatorie o minacciose nei confronti della vittima". Quindi, aggiunge il Tar, il provvedimento serve a "dissuadere il responsabile della condotta di stalking a persistere nella consumazione di una fattispecie criminosa che non è di pericolo, bensì di danno proprio per l’incidenza che essa ha sulle abitudini di vita della vittima".

A sostegno dell'azione del questore vi erano, le denunce circostanziate della vittima dello stalking, che aveva segnalato di aver ricevuto gravi ricevute in diverse occasioni. Un "quadro indiziario confortante l’attendibilità della denunciante - dicono i giudici - che giustifica l’adozione del provvedimento impugnato anche  con riferimento al requisito dell’attualità, essendo gli episodi contestati tutti relativi all’anno 2017-2018".

L'uomo è stato anche condannato al pagamento delle spese legali, ma potrà ovviamente proporre ricorso al Cga. 

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