"Mazzette in cambio di appalto", chiesti quattro anni per manager agrigentino
Il pm Claudio Camilleri ha proposto la condanna per il raffadalese Dario Lo Bosco, ex presidente di Rete ferroviaria italiana
Quattro anni di reclusione per l’ex presidente di Rete ferroviaria italiana, il raffadalese Dario Lo Bosco, nell'ambito di un'inchiesta che ipotizza un giro di mazzette attorno all'appalto relativo all'acquisto di un macchianrio "prototipo" per la rete ferroviaria siciliana.
Questa mattina il pubblico ministero Claudio Camilleri, al termine della requisitoria nel processo con rito abbreviato, ha chiesto al gup Wilma Mazzara la condanna dell’ex presidente di Rfi.
I difensori di Lo Bosco (gli avvocati Sergio Monaco e Bartolomeo Romano) hanno invece chiesto l'assoluzione. Lo Bosco, accusato di "induzione a dare o promettere altre utilità", avrebbe intascato mazzette per circa 60 mila euro