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Stabilizzati 74 operatori socio-assistenziali, ma la Cisl Fp lancia l'allarme: "Contratti in scadenza"

Per la sigla sindacale c'è "la necessità di provvedere a una celere modifica qualitativa delle dotazioni organiche"

Sono 74 gli operatori socio-assistenziali stabilizzati dall’Asp di Agrigento. La Cisl Fp, con il segretario generale Salvatore Parello e il responsabile della Sanità: Alessandro Farruggia, esprime soddisfazione, ma lancia l’allarme: “A giugno molti contratti saranno in scadenza”. Per la sigla sindacale c'è dunque "la necessità di provvedere a una celere modifica qualitativa delle dotazioni organiche, con numerosi operatori che vedranno scadere il loro contratto". 

“Si tratta sicuramente di un altro traguardo raggiunto ai fini della stabilizzazione per il personale assunto durante il periodo della pandemia Covid – spiegano Parello e Farruggia - . Come federazione, abbiamo sempre monitorato tutti i passaggi e riconosciamo il grande lavoro fatto dal personale delle Risorse Umane, ma da domani sarà importante dare seguito alle numerose richieste di modifica qualitativa delle dotazioni organiche: quella più urgente riguarda sempre gli Oss in considerazione del fatto che a giugno numerosi saranno i contratti in scadenza e in un momento in cui, grave è la carenza di operatori sanitari non possiamo e rischiare che anche una sola unità possa rimanere a casa”.

Secondo i numeri in possesso del sindacato, solo per l’attuazione del Pnrr, vale a dire per la messa in opera delle Cot, case e ospedali di comunità sarebbero necessari 39 medici, 2.436 infermieri di famiglia e comunità, 146 coordinatori, 234 Oss e 1348 amministrativi. In queste strutture, va evidenziato come sia centrale il ruolo degli infermieri, che vi opereranno con ampia autonomia professionale e degli Oss, figura di supporto a quest'ultima e di garanzia di qualità  del servizio.

“Appare chiaro quindi, visto il fabbisogno regionale – continuano Parello e Farruggia -, come sarebbe un grave errore correre il rischio di perdere operatori sanitari già formati e che conoscono il contesto socio sanitario di riferimento. Da mesi seguiamo ininterrottamente questa vicenda, di cui ci siamo fatti carico anche nel corso di numerose assemblee svoltesi in tutto il territorio durante le quali abbiamo sempre ribadito la necessità di un ampliamento immediato della dotazione organica. Vista la ristrettezza dei tempi è chiaro che non vi sia un momento da perdere, per quanto siamo fiduciosi, perché positivi sono i segnali che riceviamo dall’amministrazione e dall’assessorato”. Il sindacato, infine, chiede un confronto urgente rispetto al fabbisogno di altre figure professionali come sanitari, amministrativi e tecnici per il prossimo triennio. “Riteniamo – concludono Parello e Farruggia - che un confronto costruttivo, possa essere utile a migliorare le attuali dotazioni organiche, la cui ristrettezza oggi è motivo di tante criticità organizzative, di carenze in numerose realtà aziendali, della migrazione di tanti professionisti da un presidio a un altro”.
 

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