La provincia destinata a diventare un grande "ospizio": tra 10 anni oltre 63mila lavoratori in meno
Secondo la Cgia di Mestre verrà meno un'intera fetta di popolazione tra i 15 e i 64 anni a causa dell'invecchiamento e delle poche nascite
Poche nascite e popolazione sempre più anziana: tra dieci anni la provincia di Agrigento perderà oltre 60mila cittadini in età lavorativa, il dato peggiore in tutto il Paese.
A tracciare questo quadro a tinte molto fosche è la Cgia di Mestre, che individua l'Agrigentino come il territorio che maggiormente sarà funestato dal calo della fascia di popolazione che va dai 15 ai 65 anni, cioè quella che può operativamente entrare nel mondo del lavoro.
Secondo le stime elaborate su dati dell'Istat, tra il 2024 e il 2034 sarà infatti Agrigento la provincia italiana che registrerà la recessione demografica della popolazione lavorativa più importante: a fronte degli attuali 286.786 cittadini il crollo sarà del 22,1% pari, in termini assoluti, a 63.330 unità in meno.
Questo non avrà conseguenze ovviamente solo sul mercato del lavoro, che dovrà compensare concretamente la carenza di mano d'opera con altre risorse, a partire dagli extracomunitari, ma sull'economia in generale, con particolare riferimento al settore del mercato immobiliare, dei trasporti, della moda e del settore ricettivo.