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Domenica, 28 Aprile 2024
San Leone / San Leone

Da La Vardera a Cateno De Luca: interrogazione all’Ars sulla “strana schiuma” al porticciolo

Trasportata dal vento di ponente fino alla sede stradale, potrebbe essere causata dalla rete fognaria che scarica nel fiume acque non depurate e piene di tensioattivi

Un’interrogazione all’Ars, con firmatari, primi tra tutti, Ismaele La Vardera e Cateno De Luca, per “risolvere urgentemente il problema dell’emergenza ambientale che riguarda la spiaggia di San Leone ad Agrigento”.

E’ quanto si legge nel documento ufficiale sottoscritto anche da Ludovico Balsamo, Alessandro De Leo, Giuseppe Lombardo, Matteo Sciotto e Davide Vasta. Si sono tutti rivolti al presidente della Regione e agli assessori regionali per l’energia e i servizi di pubblica utilità, al territorio e ambiente e alla salute.

Mareggiata a San Leone, il porticciolo invaso dalla schiuma: colpa delle fogne non depurate

“Come già accaduto in passato - si legge nel documento - durante una recente mareggiata di ponente è stata segnalata la presenza di schiuma bianca nel tratto di mare adiacente alla spiaggia di San Leone, la località balneare più frequentata di Agrigento, come documentato da molteplici foto e video nei quali si osserva il pontile riempirsi di schiuma maleodorante, trasportata dal vento di ponente fino alla sede stradale del porticciolo.

Considerato che la schiuma bianca potrebbe essere causata dalla rete fognaria che scarica acque non depurate e piene di tensioattivi nel fiume Akragas, che poi finiscono in mare, la società AICA, che si occupa della gestione del sistema fognario della città, più volte allertata dalle società ambientaliste e dagli stessi cittadini, avrebbe effettuato varie ispezioni e riferito di non avere riscontrato anomalie nel sistema di smaltimento delle acque reflue. L’ipotesi sarebbe, dunque, che il fenomeno della schiuma bianca è da attribuire al proliferare di microalghe e alla loro decomposizione oppure al passaggio di qualche nave.

Tenuto conto che tali considerazioni potrebbero non essere esaustive, soprattutto per i cittadini che esprimono legittime preoccupazioni per la salubrità del territorio e la potenziale presenza di fattori inquinanti, oltre al disagio di respirare insopportabili esalazioni maleodoranti, riteniamo urgente e  indispensabile avviare un'indagine dettagliata per determinare le cause effettive di questo fenomeno al fine di fornire risposte concrete alla comunità della città di Agrigento, considerato il crescente allarme tra i cittadini per il reiterarsi di tale fenomeno e l’apprensione per la loro salute.

Chiediamo come si intenda intervenire per prevenire future manifestazioni di questo genere e garantire la tutela della salute dei cittadini residenti e dell'ambiente marino nel territorio interessato”.

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