Referendum e matite copiative "non indelebili", denunciata una donna
Interruzione di pubblico servizio e procurato allarme. E' per queste ipotesi di reato che i carabinieri hanno fatto scattare la segnalazione alla Procura
Interruzione di pubblico servizio e procurato allarme. E' per queste ipotesi di reato che i carabinieri di San Biagio Platani hanno denunciato, in stato di libertà, una donna.
I fatti si riferiscono allo scorso dicembre quando, all’interno della scuola media “Padre Fedele Tirrito” in occasione delle operazioni di voto per il referendum, la donna dopo aver espresso la preferenza all’interno della cabina elettorale, "ne usciva lamentando con fare irruento ed impulsivo la non “indelebilità” della matita utilizzata - hanno ufficialmente reso noto i carabinieri della compagnia di Cammarata di cui la stazione di San Biagio Platani fa parte - . A più riprese, la donna costringeva ad intervenire militari ed addetti alle votazioni causando di fatto la momentanea interruzione delle attività di voto".
La denuncia, in stato di libertà, della donna non è che l'epilogo di quanto verificatosi nell'Agrigentino dove si sono registrate diverse proteste perché le matite copiative non sarebbero state indelebili.