Immigrazione e "montagne" di rifiuti sulla costa di Lampedusa: mappate le aree su cui urge bonifica
Filippo Mannino: "Abbiamo evidenziato le criticità infrastrutturali dei porti e dei moli delle Pelagie e ci siamo soffermati in modo particolare sui danni collaterali provocati dai barchini lasciati alla deriva che affondano e creano danni all’ambiente e ai pescatori, oltre a quelli che si arenano"
Mappate le aree che saranno oggetto - nell'ambito di un progetto europeo di grossa portata - di una bonifica e pulizia generale. Si tratta di molo Favarolo, Cala Palme, spiaggia dei Conigli, spiaggetta Madonnina, Cala Pisana, banchina di Cavallo bianco e molo Sanità a Lampedusa dove, nei giorni scorsi, è arrivato il capo unità oceani, mari e acque della commissione europea, Elisabetta Balzi, il dirigente del dipartimento Opere marittime della Regione Siciliana, Giancarlo Teresi.
"Abbiamo evidenziato le criticità infrastrutturali dei porti e dei moli di Lampedusa e Linosa e ci siamo soffermati in modo particolare sui danni collaterali provocati dal fenomeno dell’immigrazione, ossia quei barchini lasciati alla deriva che affondano e creano danni all’ambiente e ai pescatori, oltre a quelli che si arenano sulle coste e sulle spiagge con tutto ciò che ne comporta - ha spiegato il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino, -. Con i dati raccolti sarà redatto un documento che permetterà di procedere alla fase operativa del progetto".
