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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Gup subalterno alla Procura", la ricusazione di Arnone approda in Corte di appello

L'avvocato, nel processo in cui è imputato il procuratore aggiunto Salvatore Vella con l'accusa di calunnia, ha chiesto l'estromissione del giudice. Fissata l'udienza

Il 18 giugno davanti alla Corte di appello di Caltanissetta: l'istanza di ricusazione dell'avvocato Giuseppe Arnone, che chiede l'estromissione del gup Santi Bologna - da lui ritenuto "subalterno alle posizioni della Procura" e, quindi, inidoneo a celebrare il processo a carico del procuratore aggiunto di Agrigento, Salvatore Vella, accusato di calunnia ai danni dello stesso Arnone - approda in aula.

La questione era stata sollevata all'udienza del 25 maggio. In precedenza il pm aveva chiesto l'assoluzione di Vella dall'imputazione di avere accusato falsamente Arnone, nel 2014, attraverso una relazione di servizio su una concitata udienza nella quale, secondo il numero due della Procura di Agrigento, si sarebbe rifiutato di uscire dall'aula interrompendo un pubblico servizio.

Accusa di calunnia, secondo il pm, insussistente tanto da chiederne l'assoluzione. Il processo, instaurato in seguito a un'ordinanza del gip che rigettava la richiesta di archiviazione, doveva proseguire con l'arringa del legale di Arnone: non più l'avvocato Francesco Menallo ma la collega Daniela Principato che aveva chiesto un rinvio per malattia.

Differimento non concesso (perchè non previsto per le parti civili) che ha mandato su tutte le furie Arnone, detenuto in carcere da alcune settimane in seguito alla revoca della semilibertà, che ha ricusato il giudice accusandolo, in udienza, di non essere equo. 

Dopo l'arringa dell'avvocato Daniela Posante, difensore di Vella che ha ribadito, come fatto anche dal pm in precedenza, l'insussistenza della contestazione di calunnia ai danni del magistrato, il giudice ha disposto un rinvio al 22 giugno per consentire ai giudici di pronunciarsi sulla ricusazione e decidere, quindi, se sarà lui a concludere il processo a carico di Vella.

Il presidente della Corte di appello di Caltanissetta, Maria Grazia Vagliasindi, ha fissato, con un apposito decreto, un'udienza in camera di consiglio, per il 18 giugno, invitando tutte le parti processuali a comparire.  

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