Per la prima volta la processione si ferma davanti alla prefettura, Romano: "Un omaggio alla religiosità degli agrigentini"
Era già avvenuto per la festa di San Calogero e d’ora in poi sarà una consuetudine. Fiori per Gesù e per la Madonna anche da parte dell’Arma dei carabinieri
Novità importante e dall’alto valore simbolico per la processione mattutina del venerdì Santo nella città dei templi. Per la prima volta il corteo, con i simulacri di Gesù appassionato e della Madonna, si è fermato davanti alla prefettura. Non è stato ovviamente un caso: è accaduto per esaudire un preciso desiderio del prefetto Filippo Romano.
“Ci tengo molto - ha precisato - e l’ho fatto anche per la festa di San Calogero. D’ora in poi sarà una consuetudine, per me, scendere in strada e rendere omaggio ai simulacri, in questo caso di Gesù e della Madonna. E' importante che la comunità si connetta allo Stato e alla sua rappresentanza. E se ‘inchino’ deve essere, che sia davanti alle istituzioni. Non è un omaggio alle istituzioni ma esattamente il contrario: siamo noi che scendiamo in strada e che consegnamo un dono floreale. Un dono che non è solo ai Santi, ma un omaggio diretto al sentimento religioso e comunitario degli agrigentini”.
Anche l’Arma dei carabinieri ha fatto lo stesso raggiungendo il corteo dei fedeli e delle confraternite per depositare un mazzo di fiori ai piedi dei simulacri.