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Sabato, 27 Aprile 2024
Legalità

Il Consorzio per la legalità e lo sviluppo rinasce dalle ceneri: firmato l'atto costitutivo

Chiarita la questione rispetto al vecchio ente, ormai liquidato. Alcuni comuni attendono il "via libera" dagli uffici

Rinasce dalle proprie ceneri il Consorzio agrigentino per la legalità e lo sviluppo, che si chiamerà adesso "Consorzio tra comuni agrigentini per la legalità e lo sviluppo".

Nel pomeriggio di oggi i sindaci di Agrigento, Favara, Naro, Canicattì, Licata, Joppolo Giancaxio, Siculiana, Palma di Montechiaro, Montevago si sono riuniti alla presenza anche, tra gli altri, del prefetto di Agrigento Filippo Romano, si sono riuniti per sottoscrivere lo statuto del neonato consorzio la cui ricostituzione è stata voluta con estrema forza dall'ex prefetto Maria Rita Cocciufa.

Superati, pare, in modo assoluto i dubbi messi in giro in questi giorni da alcuni, che avevano spinto comuni come Licata a chiedere tempo rispetto alla nuova costituzione, valutando piuttosto la "resurrezione" del vecchio consorzio.

Al momento, comunque, non tutti i centri presenti alla riunione hanno potuto firmare l'adesione: Naro, Canicattì e Licata, pur figurando tra i soci fondatori, non hanno potuto aderire perché manca ancora il passaggio in Consiglio comunale dello statuto. A bloccare tutto, nel caso di comuni in dissesto come ad esempio Naro, è l'assenza di un parere positivo dei revisori dei conti rispetto all'ipotesi. Parere che in altri centri come Favara i funzionari hanno in realtà concesso positivamente.

Chiariti gli aspetti che riguardano, ad esempio, la gestione anche del patrimonio di beni confiscati che dal vecchio Consorzio dovranno transitare ai Comuni e poi alla nuova realtà.

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