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Cronaca Porto Empedocle

"Non comunica l'arresto del figlio per non perdere il reddito di cittadinanza", scatta sequestro della carta

Giovanni Colombo, 53 anni, chiede del tribunale del riesame la restituzione della tessera per il prelievo dei soldi del sussidio

Nasconde l'arresto del figlio e l'occupazione della moglie per beneficiare del reddito di cittadinanza di poco meno di 900 euro mensili.

Con questa accusa il pubblico ministero Alessandra Russo ha disposto il sequestro preventivo di urgenza, convalidando il provvedimento della Guardia di Finanza, della carta postale con cui materialmente viene prelevato il denaro per il sussidio riconosciuto dallo Stato a chi è in difficoltà economiche. L'indagato è Giovanni Colombo, 53 anni, di Porto Empedocle, al quale si contesta di avere omesso la circostanza, al momento di presentare la domanda, che il figlio della compagna - il ventiseienne James Burgio - era finito in carcere nell'ambito dell'operazione antimafia Kerkent e, quindi, non avrebbe dovuto provvedere al suo sostentamento quotidiano.

Altra circostanza contestata è quella di non avere comunicato che la stessa compagna aveva trovato un'occupazione. In questo modo, secondo quanto ipotizzano la Procura e la Guardia di Finanza che ha svolto sul campo gli accertamenti, avrebbe ottenuto una somma ampiamente maggiore o, addirittura, avrebbe evitato il rischio di perdere il diritto al beneficio. Ieri mattina davanti al tribunale del riesame i difensori di Colombo, gli avvocati Salvatore e Luca Collura, hanno chiesto l'annullamento del sequestro insistendo sulla buonafede dell'indagato.

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