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Domenica, 28 Aprile 2024
L’intervento / Porto Empedocle

Bloccato peschereccio con 6 tonnellate di cocaina: 5 arresti della guardia di finanza

Il natante, del compartimento di Reggio Calabria, stato fatto ormeggiare al porto di Porto Empedocle e la sua presenza, prima in rada e poi in banchina, non è affatto passata inosservata

Tonnellate di cocaina. Mentre la pesatura di quanto contenuto nel peschereccio ‘ ancora in corso, le motovedette d'altura della Guardia di finanza hanno scortato e fatto ormeggiare il natante stracarico di stupefacente al molo di Porto Empedocle. 

Non filtrano indiscrezioni al riguardo, né dagli investigatori né dalla Dda di Palermo che sta coordinando l'inchiesta. Ma la presenza del peschereccio, in rada prima e agli ormeggi dopo, non e' passata inosservata.

Verosimilmente, visto che si parla di tonnellate di cocaina, dovrebbe essere il più grosso sequestro di "roba" mai messo a realizzato nell'Agrigentino. Provincia nelle cui acque continuano a transitare natanti carichi di cocaina ma anche hashish. E dove, come evidenziato da tantissime inchieste realizzate da polizia o carabinieri, la droga scorre a fiume: una dato ormai allarmante.

Tonnellate di cocaina bloccate in mare dalla Gdf: ecco le immagini del peschereccio sequestrato

Sei le tonnellate presenti sul peschereccio "Ferdinando d'Aragona" del compartimento marittimo di Reggio Calabria e cinque i componenti dell'equipaggio, comandante compreso, che sono stati arrestati. L'operazione è ancora in evoluzione. 

Il messaggio del presidente della Regione Renato Schifani

"Voglio esprimere la mia gratitudine ai finanzieri del Comando provinciale e alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo per l’eccezionale sequestro di oltre 5,3 tonnellate di droga avvenuto nei pressi delle coste agrigentine. Si tratta di uno tra i più ingenti sequestri di cocaina mai eseguiti in Italia che, se fosse arrivata nelle piazze dello spaccio, avrebbe fruttato circa 850 milioni di euro. La droga è una piaga della nostra società alimentata da uomini senza scrupoli, che seminano morte stroncando speranze e distruggendo tante famiglie e va condannata e affrontata senza distinzioni o compromessi. In una società contraddistinta sempre più dal capitalismo di consumo, dalla perdita dei valori, dal vuoto esistenziale, dalla precarietà dei legami e delle relazioni, è dovere e compito delle istituzioni e dei loro rappresentanti affrontare senza ambiguità la lotta contro i trafficanti di morte, anche con l'inasprimento delle norme per contrastare il narcotraffico. Al contempo occorre incoraggiare la prevenzione, il recupero e la diffusione della cultura della legalità, partendo dal dialogo con i giovani delle scuole, per creare una  sempre maggiore consapevolezza condivisa". 

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