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Sabato, 27 Aprile 2024
Cronaca San Leone

La pista di pattinaggio di San Leone preda del degrado: si lavora per il recupero

Firetto, già la scorse estate, aveva chiarito che si tratta di strutture che non possono essere affidati a terzi

Il Consiglio, all'unanimità, ha impegnato l’amministrazione comunale “ad emettere tutti gli atti amministrativi necessari per attivare le procedure per rendere fruibile la pista di pattinaggio di San Leone, anche attraverso la creazione di un tavolo tecnico con il Demanio Marittimo o una conferenza di servizi, tenuto conto che esistono sul territorio associazioni sportive disposte a gestire la struttura onerandosi delle spese ordinarie e straordinarie che necessitano”. E’ passata, dunque, la mozione della commissione consiliare permanente che si occupa di Pubblica istruzione, Cultura, Sport, Turismo e Spettacolo. I consiglieri Pasquale Spataro, Giovanni Civiltà, Angela Galvano e Maria Grazia Fantauzzo hanno formalmente evidenziato quello di cui, da mesi ormai, si dibatte in città. 

Fino a qualche anno addietro, a San Leone, c’era una pista di pattinaggio. Poi, però, è stata abbandonata. E' cresciuta l'erba in alcuni tratti del percorso, sono saltati - a causa dell'usura e di raid vandalici - i corrimano, mancano, in diversi punti, le delimitazioni e i supporti sono privi di sicurezza. A giugno scorso, una ragazzina - che avrebbe voluto passare un po' di tempo pattinando in pieno relax a pochi metri dal mare - si è fatta male. Seriamente. L'amministrazione comunale, poco dopo, per una questione di sicurezza, chiuse la pista di pattinaggio. Un’ordinanza del sindaco che, però, non ha impedito ai giovani di entrare nella struttura, con il rischio – conclamato – che altri possano farsi male.

"Malgrado tale struttura non sia di proprietà comunale – hanno evidenziato i consiglieri, raccogliendo il pieno appoggio di tutti gli altri componenti dell’Assise – grava comunque sul Comune l’onere di garantire la sicurezza della struttura e il controllo dell’intera area”. Da luglio scorso però, nonostante l’allarme venutosi a creare dopo l’incidente e il ferimento della giovane agrigentina, tutto è rimasto fermo, cristallizzato.

Firetto, già la scorse estate, aveva chiarito che si tratta di strutture che non possono essere affidati a terzi: "Si tratta di strutture poste sul Demanio e quindi non si possono affidare a terzi in sub concessione”. 

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