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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Piano regionale rifiuti, ecco tutte le novità dei Comuni della provincia

Si punterà con decisione, dice l'assessore Pierobon, sull'impiantistica che è oggi in forte ritardo rispetto alla necessità che avrebbe il territorio

Priorità agli impianti pubblici, massima attenzione verso le strutture che sono attualmente o chiuse o parzialmente funzionanti e, soprattutto, velocizzazione degli iter autorizzativi attualmente bloccati.

Nel piano rifiuti varato dal governo Musumeci, infatti, saranno "previste misure per contrastare speculazioni ed è già stabilito che priorità avranno gli impianti pubblici".  Lo ha ribadito l’assessore regionale all’Energia e servizi di pubblica utilità, Alberto Pierobon, che ricorda che è pronta, per il via libera della giunta, la delibera che sblocca i fondi per gli impianti pubblici a Calatafimi-Segesta e Ravanusa.

E a seguito di problemi registrati nella raccolta in alcune province, tra cui Agrigento, l'assessore ha da tempo provveduto “a segnalare ai competenti organi di controllo le anomalie riscontrate anche in ordine a paventate asincronie e aticipicità che, di volta in volta, apparivano idonee a interferire con il corretto funzionamento e con l'attivazione degli impianti”.

Pierobon ha inoltre assicurato che si agirà rapidamente per autorizzare gli impianti per l'umido in attesa di avvio, Due impianti si troveranno in provincia Agrigento, uno a Casteltermini, che però potrebbe non arrivare ad essere aperto prima di un paio di anni, stando ad oggi. L’assessorato, ad ogni modo, garantisce che si "sta lavorando senza sosta per implementare il sistema dando priorità agli impianti pubblici. In questo modo si consentirà di calmierare i prezzi, talvolta elevati sia per la distanza sul territorio degli impianti sia per la scelta dei privati che aumentano le tariffe secondo i principi del libero mercato"

Inoltre da Palermo annunciano di aver avviato un "monitoraggio" della situazione di alcuni impianti chiusi, tra i quali quello di Joppolo Giancaxio. "Sono in corso interlocuzioni con le amministrazioni giudiziarie e con le curatele per valutare iniziative finalizzate all'utilizzo degli impianti e alla riapertura, anche parziale, compatibilmente con le procedure in corso", dice la Regione.

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