Trentenne minacciato con una pistola e colpito con un cric in faccia: tre fratelli a giudizio
Alessandro, Giuseppe e Andrea Sottile avrebbero intimorito il rivale dicendo che lo avrebbero strangolato col cavo di un caricabatterie prima di pestarlo selvaggiamente
Minacciato con una pistola puntata e colpito con un cric al volto: tre fratelli finiscono a processo con le accuse di lesioni personali aggravate e minaccia.
Si tratta di Alessandro, Giuseppe e Andrea Sottile di 31, 35 e 24 anni. Il pubblico ministero Giulia Sbocchia ha disposto la citazione diretta a giudizio nei loro confronti. I fatti al centro del processo risalgono al 15 ottobre del 2018. Nel mirino dei tre fratelli, che hanno alle spalle numerose vicissitudini giudiziarie, sarebbe finito un 36enne con cui avevano avuto dei contrasti non del tutto messi a fuoco.
I tre imputati, quindi, secondo la ricostruzione dell'episodio, lo avrebbero minacciato e pestato selvaggiamente. Mentre Giuseppe Sottile avrebbe tenuto in mano una pistola semiautomatica di colore nero, gli altri due lo avrebbero minacciato di morte dicendo che lo avrebbero ucciso strangolandolo con un cavetto di un cellulare. Subito dopo lo avrebbero colpito con un cric in faccia colpendolo fra la fronte e lo zigomo destro provocandogli la frattura dell'orbita.
Il processo è stato fissato per il 10 maggio davanti al giudice Antonella Ciraulo. I difensori - gli avvocati Salvatore Cusumano, Davide Casà e Antonio Provenzani - potranno chiedere il giudizio abbreviato o il patteggiamento.