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Domenica, 28 Aprile 2024
La lettera

E' polemica nel mondo della cultura, Bc Sicilia: "Chi ha notizie del parco Pirandello?"

L'associazione chiede notizie rispetto alla realtà nata nel 1999 per gestire l'area antistante la casa natale del drammaturgo

"Il Parco letterario Luigi Pirandello è indubbiamente un’ importante risorsa del nostro territorio e non può non avere un ruolo significativo nel 2025, quando Agrigento diventerà Capitale della Cultura. Ma ci chiediamo: Esiste ancora nei fatti (e non appena nella forma)?".

A chiederselo, in una nota, è la delegazione agrigentina dell'associazione Bc Sicilia, presieduta dallo storico Elio Di Bella. 

Il parco venne istituito il 19 luglio del 1999 e tra le finalità si riscontra la "valorizzazione dell'opera di Luigi Pirandello, creando nel territorio della Provincia di Agrigento interessato dagli interventi il fulcro di una rinnovata e continua attività culturale e scientifica”. A monte di tutto un accordo di programma tra l’amministrazione regionale, il Comune di Agrigento, la Provincia regionale di Agrigento, il comune di Porto Empedocle, la direzione della Biblioteca museo Luigi Pirandello e il presidente dell'associazione culturale Il Cerchio,  che viene indicata nel decreto come "soggetto attuatore e gestore del Parco letterario".

"Da quanto tempo le realtà che lo hanno istituito non si riuniscono per realizzarne le finalità culturali e turistiche? - si chiede Di Bella -. Gli enti pubblici hanno rispettato l’impegno di creare appositi capitoli di bilancio per finanziare i progetti che dovrebbero dare continuità alle attività del Parco? E hanno quindi finanziato qualche iniziativa o dei servizi importanti? Oppure da molto tempo non viene previsto alcun impegno di spesa a beneficio del Parco da parte delle amministrazioni responsabili? Come mai lo stesso sito web del parco è fermo al 2018? Qualcuno - chiede ancora - ci può indicare degli eventi promossi dall’associazione culturale Il cerchio del Caos, realizzati per conto del Parco, che negli ultimi anni sono stati finanziati dagli enti pubblici firmatari dell’accordo di programma?".

"Le nostre domande - conclude Di Bella - nascono dalla costatazione che risulta assente dalla vita culturale cittadina l’impegno in particolare degli enti pubblici verso la valorizzazione del Parco Letterario, nonostante le speranze suscitate oltre venti anni fa con la sua istituzione.   Ci auguriamo che le risposte smentiscano le nostre preoccupazioni e chi si è impegnato sin dal 1999 a finanziare le attività e i servizi del Parco abbia onorato gli impegni presi ed intenda onorarli anche nel prossimo futuro".

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