Marmista massacrato nel suo studio a Cattolica Eraclea: operaio assolto in appello
L'uomo era l'unico accusato del delitto avvenuto nel dicembre del 2015: Miceli era stato ucciso con gli attrezzi da lavoro
E' un vero e proprio ribaltone quello che la Corte di Assise e d'Appello di Palermo ha deciso nel contesto del processo a carico di Gaetano Sciortino, operaio cinquantacinquenne unico accusato dell'omicidio di Giuseppe Miceli, marmista massacrato con i propri arnesi di lavoro nel laboratorio di Cattolica Eraclea nella notte tra il 7 e l'8 dicembre del 2015.
Sciortino, condannato in primo grado a 24 anni di carcere, è stato adesso assolto perché "il fatto non sussiste". L'uomo, difeso dagli avvocati Santo Lucia e Giovanna Morello, era l'unico indagato per un fatto di sangue che scosse la piccola comunità dell'Agrigentino.
La Procura generale avava chiesto 21 anni e 11 mesi per l'imputato oggi assolto.