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Sabato, 27 Aprile 2024
Violenza contro le donne

"Maltratta la compagna per un anno ma viene perdonato": trentenne torna libero

Il gip aveva revocato il divieto di allontanamento autorizzandoli a riprendere la convivenza: la Corte di appello, adesso, annulla pure la sorveglianza speciale

La compagna lo denuncia per maltrattamenti, raccontando di essere stata vessata e minacciata per quasi un anno e di temere per la propria incolumità.

La risposta della giustizia arriva prontamente con un provvedimento cautelare che gli impedisce di avvicinarsi alla donna e persino con una misura di prevenzione che stabilisce ulteriori prescrizioni dettate dalla pericolosità sociale.

A distanza di tempo, però, i due si riappacificano e l'uomo, con due distinti provvedimenti, emessi a distanza di alcuni mesi, torna del tutto libero. 

L'ultimo è stato emesso dai giudici della sezione misure di prevenzione della Corte di appello di Palermo che, accogliendo il ricorso degli avvocati Alfonso Neri e Omar Giampaolo Mohamed Amed, hanno revocato nei confronti del trentenne la sorveglianza speciale per un anno e mezzo che gli era stata applicata sulla base del presupposto della pericolosità sociale.

Le prescrizioni prevedono una serie di limitazioni della libertà personale fra cui l'obbligo di soggiorno nel comune di residenza e quello di rientrare in casa negli orari serali. 

I suoi legali hanno fatto presente che la donna ha raccontato di essersi riconciliata col compagno e che i due sono tornati a convivere in seguito alla decisione del giudice che li ha autorizzati a farlo revocando il precedente provvedimento restrittivo che gli imponeva di non avvicinarsi alla compagna. 

La circostanza, quindi, ha fatto venire meno la pericolosità sociale, necessaria per l'applicazione della sorveglianza speciale.

Trattandosi di reati procedibili di ufficio, in ogni caso, il processo seguirà il suo corso.

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