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Sabato, 27 Aprile 2024
"Codice rosso" / Sciacca

Lavoratore "fragile" oggetto di "persecuzione", indagato dirigente dell'ex Provincia

A renderlo noto, con una nota stampa, è stato lo stesso Maurizio Puccio che spiega: "l’iscrizione nel registro degli indagati fa seguito ad un duplice esposto presentato nei mesi scorsi rispettivamente alle Procure di Sciacca e di Agrigento con i quali ho segnalato, allegando la relativa documentazione, una serie di 'condotte reiterate' compiute in mio danno"

La Procura di Sciacca ha iscritto nel registro degli indagati una dirigente del Libero consorzio comunale di Agrigento per l’ipotesi di reato di “atti persecutori” che sarebbero stati compiuti in danno di Maurizio Puccio, 63 anni, “lavoratore fragile” dipendente della stessa amministrazione. A renderlo noto, con una nota stampa, è stato lo stesso Puccio che spiega: "l’iscrizione nel registro degli indagati fa seguito ad un duplice esposto presentato nei mesi scorsi rispettivamente alle Procure di Sciacca e di Agrigento con i quali ho segnalato, allegando la relativa documentazione, una serie di 'condotte reiterate' compiute in mio danno". 

Agli episodi già agli atti del fascicolo dei pm saccensi, se ne è aggiunto un ulteriore verificatosi il 3 luglio scorso per il quale Puccio ha recentemente dato mandato ai propri legali di presentare un esposto integrativo. "In quest’ultima occasione Puccio, nonostante si fosse regolarmente presentato al lavoro 'in presenza' negli uffici di Agrigento dell’ente, dopo alcune ore di servizio, si è visto notificare dalla propria dirigente (omissis) un provvedimento di collocamento 'in ferie d’ufficio' a decorrere dallo sesso giorno - racconta, in terza persona, lo stesso Puccio - . Di fronte a quello che ha ritenuto essere l’ennesimo atto persecutorio, la pressione sanguigna gli è schizzata alle stelle, il suo cuore è andato in tilt, ed è finito in ospedale dove i medici ne hanno disposto il ricovero per sei giorni nel reparto Cardiologia, sottoponendolo anche ad un serie di accertamenti invasivi, fino alle dimissioni avvenute il 9 luglio scorso".

"Gli agenti della Digos della Questura di Agrigento, su delega della Procura di Sciacca, si sono recati all’ex Provincia per acquisire la documentazione richiamata negli esposti ed il commissario straordinario Raffaele Sanzo ha chiesto al segretario generale Pietro Amorosia di attivare un procedimento disciplinare nei conti della funzionaria dell’ente - prosegue la ricostruzione del lavoratore fragile - . L’ufficio per i procedimenti disciplinari, presieduto da Amorosia, si è riunito lo scorso mercoledì 19 luglio ed a giorni ne è attesa la decisione".

Puccio nei mesi scorsi ha presentato alle Procure di Sciacca (città in cui risiede e lavorava) e di Agrigento (luogo in cui sono stati adottati i provvedimenti che ritiene “ritorsivi”) due distinti esposti con i quali ha chiesto all’autorità giudiziaria di far luce su episodi che lui stesso Puccio non ha esitato a definire “persecutori”. Tra gli episodi che Puccio ha segnalato negli gli esposti già presentati nei mesi scorsi alle due Procure, vi sono "anche la 'ferma opposizione' della dirigente alla candidatura sindacale del Puccio; la mancata riconferma, nel mese di gennaio scorso, dello “smart working (nonostante il proprio status invalidante e di handicap) e di 'dipendente fragile' con l’attestazione del medico fiduciario dell’ente; l’essere stato costretto a ritornare in ufficio 'in presenza' tanto da essere colto da malore ed essere soccorso, in 'codice rosso' dall’ambulanza del 118 e trasportato all’ospedale di Sciacca - ricostruisce sempre Puccio - . Tutti questi episodi sono già stati oggetto di esposti che ho inviato anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ed alla ministra della disabilità Alessandra Locatelli". 

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