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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca Lampedusa e Linosa

"Scaricarono migranti e tentarono di tornare in Tunisia", uno degli scafisti collabora

Il gip dispone l'incidente probatorio per cristallizzare le dichiarazioni dell'indagato che è stato già interrogato dalla Procura

Uno dei quattro presunti scafisti tunisini, arrestati con l'accusa di avere "scaricato" almeno tre migranti sull'isolotto di Lampione prima di tentare di riprendere la rotta verso l'Africa, accusa altri presunti componenti del gruppo e la Procura chiede di cristallizzare la sua versione dei fatti - già messa a verbale in un interrogatorio investigativo - nell'incidente probatorio.

Il gip Stefano Zammuto accoglie la richiesta del pubblico ministero Sara Varazi, ha fissato l'udienza, che rappresenta a tutti gli effetti un'anticipazione del processo. Il 43enne tunisino, sabato mattina alle 9,30, comparirà in aula e dovrà riferire "fatti concertenti la responsabilità di altri" già messi a verbale nell'interrogatorio.

Il presunto scafista risponderà al giudice, al pm e ai componenti del collegio difensivo dei cinque indagati, fra cui lui stesso, ovvero gli avvocati Calogero Lo Giudice, Daniele Re, Samantha Borsellino, Daniele Re e Riccardo Gueli. Il loro arresto è scattato poco dopo avere scaricato tre migranti da un peschereccio.

I cinque tunisini, dopo averli fatti scendere con un materassino, avrebbero provato a fuggire venendo bloccati da Guardia Costiera e Guardia di Finanza. La Procura dispose il fermo che fu convalidato: tutti si trovano ancora in carcere.

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