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Lunedì, 29 Aprile 2024

No alla militarizzazione dell'isola e stop agli sbarchi, Lampedusa in piazza grida forte: "Patria o morte"

Giacomo Sferlazzo, il portavoce del movimento politico-culturale "Pelagie Mediterranee": "Alle prossime elezioni europee nessuno vada a votare. Anzi, io propongo di venire qui a bruciare le tessere elettorali perché siamo stanchi di essere presi in giro da 30 anni"

"La prima fase è unire la comunità, far convergere più persone e categorie possibili su due punti: la smilitarizzazione dell'isola e stop alla collaborazione con la tratta di esseri umani. Invitiamo l'amministrazione comunale a venire con noi, qui in piazza, per dirci quello che sta accadendo all'interno dei palazzi e qual è la strategia che l'amministrazione sta utilizzando". Lo ha detto, ieri sera, durante l'assemblea pubblica convocata ai piedi dell'obelisco Cassadoro, in via Roma a Lampedusa, Giacomo Sferlazzo, il portavoce del movimento politico-culturale "Pelagie Mediterranee". A prendere parte all'incontro, durante il quale non ci sono stati disordini, circa un migliaio di isolani. 

"Proporremo che la comunità, alle prossime elezioni Europee, non vada a votare. Anzi, io propongo di venire qui a bruciare le tessere elettorali perché siamo stanchi di essere presi in giro da 30 anni - ha incalzato Sferlazzo - . Ribadiamo una cosa: noi non abbiamo nessun referente politico nazionale, non siamo associati a nessun partito perché fino ad oggi ci hanno preso tutti in giro. E questo lo devono sentire a Roma, a Bruxelles, alla Regione. Ci avete preso in giro" - i lampedusani hanno applaudito a lungo nel sentire queste parole - . 

"Noi non vogliamo referenti, ma persone con le quali poter dialogare. Noi non rispondiamo a nessun interesse, né a quello della Lega, né a quello del Pd, se non quello della comunità di quest'isola - ha aggiunto Sferlazzo - . C'è gente che è disposta anche a perdere la propria vita per difendere questo territorio, è bene che tutti lo sappiamo". L'assemblea pubblica è stata chiusa con un motto "che riecheggia in tutti i popoli che vogliono sollevarsi: 'Patria o morte'" - ha concluso il portavoce di Pelagie Mediterranee - . 

Polizia e carabinieri hanno garantito il presidio dell'area, nei pressi del palazzo di città, ma non c'è stato bisogno di nessun intervento. 

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