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Domenica, 28 Aprile 2024
Tribunale / Lampedusa e Linosa

"Rubavano l'acqua al cimitero di Lampedusa e tenevano alimenti in cattivo stato": condannati titolari di un chiosco

Entrambi sono stati riconosciuti colpevoli per la cattiva conservazione del pesce, il solo marito per il furto di acqua: le indagini partite dalla denuncia di un cittadino che aveva accertato che la struttura era del tutto abusiva

Condannati con l'accusa di avere rubato l'acqua al cimitero di Lampedusa e conservato alimenti in cattivo stato di conservazione. Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha inflitto un anno, 4 mesi e 20 giorni di reclusione a Cosimo Vito Costanza, 58 anni; 4 mesi alla moglie Nagel Haggui, 41 anni, tunisina. 

I due imputati, secondo quanto ha accertato il processo, avrebbero gestito un chiosco abusivo a Cala Pisana. Dopo una denuncia fatta da un cittadino, nell'agosto del 2021, i vigili urbani avevano accertato che l'attività era del tutto priva di autorizzazione, scaricava i reflui dei bagni direttamente in mare, rubava l'acqua del cimitero di Lampedusa e aveva alimenti (pesci e molluschi oltre che salse e preparati per i primi piatti) in cattivo stato di conservazione.

I due coniugi sono stati condannati entrambi per gli alimenti, soltanto il marito è stato condannato per il furto dell'acqua come era stato chiesto dal procuratore aggiunto Salvatore Vella.

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