Aperta inchiesta sull'incidente mortale di Porto Empedocle, il conducente della Dacia salvato da infarto
Il quarantacinquenne di Realmonte, dopo l'impatto frontale, è stato male ed ha rischiato grosso. Una delle figlie, una bimba di 3 anni, ha riportato la frattura del setto nasale. Il cadavere del 26enne è all'obitorio del "San Giovanni di Dio" per i consueti esami
E' poco dopo mezzanotte che la salma del ventiseienne, Gianluca Lombardo, di Porto Empedocle è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale "San Giovanni di Dio". Il magistrato di turno ha disposto i consueti esami per fare chiarezza sulle condizioni di salute del ragazzo. Poi, verosimilmente, il cadavere verrà restituito al dolore e alla disperazione dei familiari. E' stata aperta un'inchiesta sull'incidente stradale, uno scontro frontale, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi del lido Marinella di Porto Empedocle.
Incidente a Lido Marinella: scontro frontale fra due auto, morto 26enne
Il medico legale giunto sul posto ha accertato che il ventiseienne è morto a causa della frattura della base del cranio. Il ragazzo, a causa dell'impatto violento, è stato sbalzato fuori dall'abitacolo della Fiat Seicento, pare abbia sfondato il vetro dell'utilitaria, ed è morto sul colpo.
Il conducente della Dacia, un quarantacinquenne di Realmonte, ha avuto un principio di infarto subito dopo lo scontro frontale. I sanitari del 118, giunti a Lido Marinella, sono riusciti a rianimarlo per tempo e portato al pronto soccorso dell'ospedale di Agrigento, l'automobilista è stato salvato. Al "San Giovanni di Dio" anche la moglie e le due bambine, che erano in macchina, con il marito-papà. Stanno tutte abbastanza bene - così risultava ieri, a mezzanotte circa - . La più piccola, di appena 3 anni, stando a quanto accertato dai medici avrebbe riportato la frattura del setto nasale.
Dei rilievi, per ricostruire la dinamica dell'incidente frontale, si sono occupati, fino a notte inoltrata, gli agenti della polizia municipale di Porto Empedocle. Al lavoro anche i poliziotti del commissariato "Frontiera", i colleghi della Stradale di Agrigento, i carabinieri e i vigili del fuoco. Questi ultimi sono intervenuti perché dopo l'impatto fra le due vetture, la Dacia ha preso fuoco.