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Lunedì, 29 Aprile 2024
L'allarme

"Gratta e vinci" venduti con nonchalance ai ragazzini: quando il gioco d'azzardo rischia di diventare patologico

Tanti gli studenti che, soprattutto all'uscita di scuola, tentano la fortuna con le lotterie istantanee e in centro, ad Agrigento, i gestori di bar o tabacchi neanche chiedono i documenti di riconoscimento

Alcol, fumo, gioco d’azzardo e pornografia sono vietati - per legge - ai minorenni. C'è però chi, anche ad Agrigento, soprattutto in centro storico ed urbano, non sembra ricordarsene e, nonostante sia evidente - anzi evidentissimo - che quei "clienti" siano dei ragazzini, vende, e con nonchalance, "Gratta e vinci" anche agli adolescenti: spesso tredicenni e quattordicenni. Eppure - va ricordato - che la legge numero 111 del luglio del 2011 è categorica: "Divieto di partecipazione ai giochi con vincite in denaro per i minori". La sanzione pecuniaria, dopo una stretta governativa, va da 5mila a 20mila euro. Ma è prevista anche la chiusura dell'attività commerciale da 10 a 30 giorni.

Di fatto, il gestore di bar o tabacchi ha l'obbligo di identificare i giocatori richiedendo, in caso di dubbio, un documento di riconoscimento, per accertare appunto che siano maggiorenni. E nell'incertezza, ossia qualora non venissero esibiti documenti, non dovrà ammettere al gioco chi non è in grado di dimostrare di aver compiuto 18 anni. Questa la regola. Eppure sono tanti, anzi tantissimi, gli studenti che, soprattutto all'uscita di scuola, tentano - forse per gioco o perché ci credono - la fortuna con le lotterie istantanee dei "Gratta e vinci". E in centro, ad Agrigento, i gestori di bar o tabacchi neanche chiedono i documenti di riconoscimento. Vendono, indistintamente a tutti e senza alcun controllo sull’età degli acquirenti, i tagliandi. Si ignora che non soltanto vengono violate le regole, ma che si rischia di contribuire alla malattia denominata "Gioco d’azzardo patologico" che sta colpendo sempre i più giovani per la facilità con la quale si può avere accesso ai giochi. E molti genitori agrigentini, che hanno accertato o avuto notizie di queste illegali compravendite, sono davvero preoccupati. Qualcuno, a denti stretti, invoca anche controlli da chi di competenza.  

Vendono sigarette a dei minori, "batosta" per due tabaccai

Nella città dei Templi, di recente, la Guardia di finanza ha pizzicato due tabaccai del centro che vendevano sigarette a dei ragazzini. Entrambi gli esercenti sono stati sanzionati. E sono state elevate multe da ben mille euro a testa. Qualora si dovesse essere recidivi – questo prescrive la normativa – si va incontro anche alla sospensione dell’attività commerciale. Non ci sono stati però, o almeno non sono stati resi noti, controlli, da parte delle forze dell'ordine, in merito alla vendita di "Gratta e vinci" ai minorenni. E le vendite continuano quasi quotidianamente. 

L'indagine del movimento italiano genitori

Lo scorso ottobre è stata presentata, in Senato, l'edizione 2023 di “Venduti ai minori”: un’indagine su 1.359 ragazzi fra i 10 e 17 anni condotta dal Moige appunto. L’83% (-4% rispetto al 2021) dei ragazzi è consapevole del fatto che giocare con giochi con vincita in denaro può avere conseguenze negative, ma solo il 47% (-9%) crede che queste possano essere serie e permanenti. Il 79% sa che questo tipo di attività è vietato ai minori di 18 anni, il 7% crede che l’età minima sia 16 anni, per il 5% è sufficiente avere 14 anni e per il 9% non è mai vietato. Il 18% (+4% rispetto al 2021) ha giocato almeno una volta in agenzie per le scommesse, bar, tabaccherie, sale bingo. La tipologia di gioco più diffusa tra i minori è, difatti, il "Gratta e vinci" (37%), seguiti dalle scommesse sportive (21%), slot machine e superenalotto (entrambi 9%). Presso le attività commerciali, solo il 41% dice che sia stata controllata la sua età (con un miglioramento del 6% rispetto al 2021), il 57% dei gestori non si è rifiutato di far giocare un minore.

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