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Tribunale

"Rubano i soldi delle offerte nella basilica ma non c'è la querela": prosciolti madre e figlio

Le nuove norme previste dalla riforma Cartabia, che rendono obbligatoria la denuncia, "salvano" i due imputati che erano stati riconosciuti dall'addetto alle pulizie della chiesa di San Francesco

Non doversi procedere per mancanza della querela: il giudice Sabrina Bazzano scagiona due imputati - madre e figlio - finiti sotto processo con l'accusa di avere rubato le offerte dei fedeli nella basilica dell'Immacolata. Si tratta di Martina Venerisi, 55 anni e Giuseppe Mantisi, 22 anni.

Sia il pubblico ministero Elenia Manno che i difensori degli imputati, gli avvocati Salvatore Collura e Roberta Tuttolomondo, avevano sostenuto che non si potesse arrivare a una sentenza di merito perché la riforma Cartabia aveva reso non più procedibile di ufficio l'accusa di furto.

L'episodio risale al 2018: il sacerdote aveva notato che erano spariti circa 50 euro dalla cassetta dove venivano raccolti i soldi delle offerte. Un addetto alle pulizie aveva notato i due imputati in chiesa aggirarsi con fare sospetto. Il processo, tuttavia, dopo che sono stati ascoltati diversi testi, si è concluso con una sentenza di non doversi procedere. 

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