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Lunedì, 29 Aprile 2024
Il provvedimento / Sambuca di Sicilia

“Rubavano moto e poi chiedevano soldi per far riavere i mezzi”: obbligo di dimora per i 3 arrestati

Non più ai domiciliari i presunti responsabili dei furti e delle estorsioni attraverso il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno”

I 3 presunti responsabili dei furti di moto nei garage, con la successiva estorsione a danno delle vittime per consentire di riavere i mezzi rubati, non sono più agli arresti domiciliari. Nei loro confronti il Tribunale del Riesame di Palermo ha disposto l’obbligo di dimora accogliendo parzialmente le richieste degli avvocati difensori.

"Rubavano moto nei garage e poi chiedevano soldi per far riavere i mezzi alle vittime": 3 arresti

E così Francesco Sabella, 25 anni di Sambuca di Sicilia, dovrà presentarsi, 3 volte alla settimana, alla polizia giudiziaria. Stessa misura disposta per i palermitani Giuseppe Di Franco di 19 anni e Maurizio Sammarco di 20 anni. Secondo i legali difensori mancherebbero sufficienti indizi di colpevolezza mentre le intercettazioni sarebbero inutilizzabili come mezzo di prova. Le indagini dei carabinieri, con il coordinamento della Procura di Sciacca, avrebbero indicato nella persona del sambucese Sabella la figura del “basista” che avrebbe commesso le estorsioni. I palermitani invece avrebbero materialmente commesso i furti delle moto. Si tratta in particolare di 3 motocicli che, lo scorso mese di marzo, vennero rubati dai garage di due abitazioni proprio a Sambuca.

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