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Cronaca

Resta ferita lungo la scalinata e chiede 11.600 euro di risarcimento danni

Il Comune è stato citato davanti al tribunale. L'ente ha deciso di costituirsi in giudizio per ottenere il rigetto della domanda

Il “copione” è sempre lo stesso. E la “storia”, sistematicamente, si ripete. Il Comune di Agrigento, ancora una volta, è stato citato in giudizio davanti al tribunale. Una donna chiede il risarcimento danni per l’incidente – era il 25 febbraio del 2013 – che ha avuto mentre scendeva la scalinata di via Patricolo.

“Ad un certo punto, a causa dello spegnimento improvviso del lampione che illuminava la scalinata e della pavimentazione sconnessa e scivolosa – è stato argomentato nella citazione a giudizio dell’ente – nel tentativo di riprendersi appoggiava la mano sinistra su di una lamiera presente sul posto, riportando una ferita lacero contusa alla base del terzo dito della mano sinistra”.

La donna ha chiesto all’ente il risarcimento danni di ben 11.600 euro, oltre interessi e rivalutazione monetaria. Il Comune ha però deciso non soltanto di non pagare, ma anche di costituirsi in giudizio per resistere alle pretese e per chiedere il rigetto della domanda “poiché infondata in fatto e in diritto” – scrivono da palazzo dei Giganti - . Il sindaco Lillo Firetto ha dunque autorizzato la costituzione in giudizio dell’ente ed ha conferito l’incarico di difesa e rappresentanza al funzionario specialista: l’avvocato Agata Vecchio. 

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