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Sabato, 27 Aprile 2024
L'inchiesta / Favara

"Spacciavano stupefacenti all'interno di una comunità alloggio per disabili psichici", scatta il blitz: eseguite 7 misure cautelari

Per due indagati è stato disposto il carcere, per altrettanti l'obbligo di dimora ad Agrigento. Ed ancora, per altri due indagati, il divieto di dimora in provincia e infine ad un sessantenne è stato imposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria

Spacciavano stupefacenti all'interno di una comunità alloggio per disabili psichici di Favara. I carabinieri stanno eseguendo sette misure cautelari, firmate dal gip del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, su richiesta del procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella.

Per due indagati - un quarantenne e un cinquantenne originari di Agrigento - è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per altri due - un 24enne originario di Agrigento e n 47enne di Palermo - è stato disposto l'obbligo di dimora ad Agrigento. Ed ancora, per altri due indagati - un quarantenne di Favara e l'altro originario della Germania - è stato disposto il divieto di dimora in provincia di Agrigento e infine per un sessantenne di Favara è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. 

"L'indagine, coordinata dal procuratore Salvatore Vella e dal sostituto Paola Vetro, è stata avviata nel novembre del 2020 dopo diverse segnalazioni, tra cui quella di una donna, ospite della struttura, che aveva denunciato - ha ricostruito la Procura della Repubblica di Agrigento - di aver subito minacce e violenze sessuali reiterate come corrispettivo nella compravendita della sostanza stupefacente". Sono state avviate intercettazioni telefoniche e riprese video che hanno consentito di definire quella che è stata definita, dagli inquirenti, come una strutturata "piazza di spaccio". E' venuta alla luce infatti una fiorente attività di spaccio all'interno della comunità alloggio per disabili psichici di Favara.

L'inchiesta - denominata "Dark community" - ha "permesso di accertare come gli indagati rifornissero di stupefacenti gli ospiti della struttura con problematiche di tossicodipendenza o di natura psichica, con la compiacenza e in alcuni casi la correità - scrive il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella - di responsabili e dipendenti della comunità. Questi ultimi difatti assecondavano le richieste di stupefacente da parte dei degenti, provvedendo direttamente a reperire lo stupefacente. Tra i protagonisti delle dinamiche di spaccio vi era anche un indagato, Carmelo Cusumano, - prosegue la ricostruzione del procuratore Vella - già sottoposto alla detenzione domiciliare nella comunità che, con la correità di un familiare, introduceva nella struttura una quantità consistente di hashish e poi spacciava agli altri degenti". 

L'inchiesta ha permesso di acclarare numerosi episodi di abusi e maltrattamenti posti in essere da dirigenti ed operatori della comunità, mediante minacce o vere e proprie aggressioni fisiche in danno dei pazienti ogni qualvolta lamentavano carenze o disservizi.

I destinatari delle misure

La custodia cautelare in carcere è stata disposta per Chyarl Bennardo, 40 anni, e Carmelo Cusumano, 52 anni, entrambi di Favara. Obbligo di dimora per Luigi Emanuele Capraro, 24 anni, di Agrigento e Gaetano Lombardo, 47 anni, di Favara. Divieto di dimora nella provincia di Agrigento per Paolo Graccione, 45 anni, e Fiorella Bennardo, 43 anni, di Favara. Obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Giuseppe Papia, 64 anni, pure lui di Favara. 

Le indagini - ha chiarito il procuratore capo, facente funzioni, Salvatore Vella - sono in corso di conclusione e le condotte oggi contestate agli indagati non sono ancora definitivamente accertate.  

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