Pestaggio mortale per uno schiaffo a un ragazzino, slitta il verdetto per 4 imputati
Il giudice Luisa Turco lascia il tribunale di Agrigento: il processo scaturito dall'operazione "Giustizia privata" si concluderà nei prossimi mesi
Il trasferimento al tribunale per i minorenni del giudice Luisa Turco fa slittare la sentenza del processo, a carico di quattro favaresi, scaturito dall'operazione "Giustizia privata".
Gli imputati sono accusati del pestaggio di Bennardo Chiapparo, morto a 68 anni il 10 febbraio del 2016, 9 giorni dopo avere battuto la testa per terra a causa – secondo l’accusa – di un violento pugno al torace ricevuto.
Nell'ambito dell'inchiesta, il 5 dicembre di 5 anni fa, erano finiti in carcere Antonino Pirrera, favarese di 45 anni, principale imputato nei cui confronti il pm Emiliana Busto ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione.
Otto anni di reclusione, invece, sono stati proposti per Giovanni Ruggeri, 47 anni, Carmelo Pullara, 32 anni, e Michele Sorce, 39 anni, tutti di Favara, finiti in un primo momento agli arresti domiciliari. L’accusa ipotizzata per tutti è di omicidio preterintenzionale.
La tesi del pm, quindi, è che gli imputati avessero aggredito Chiapparo per ferirlo e non per ucciderlo. Insieme a loro, avrebbero agito tre complici mai individuati. L'anziano sarebbe morto per un brutale pestaggio, una vera e propria spedizione punitiva sotto casa, generata dal fatto che aveva dato uno schiaffo al figlio minorenne di uno dei quattro imputati – Pirrera – che per questo avrebbe organizzato la rappresaglia.