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Domenica, 28 Aprile 2024
L'emergenza

La siccità non arretra, via al piano di razionalizzazione da parte di Siciliacque: riduzioni fino al 45%

Inaspriti i tagli di fornitura rispetto a quanto fatto già a gennaio data la carenza di acqua che si registra in tutti gli invasi dell'Isola

La siccità in Sicilia non arretra, scatta un piano di razionalizzazione per salvaguardare le risorse idriche e al contempo le nuove fonti da parte del gestore di sovrambito, Siciliacque.

La società aveva già imposto una riduzione a gennaio, ma il peggioramento delle dotazioni delle dighe ha spinto adesso un taglio in alcuni casi abbastanza rilevante delle forniture.

Secondo i dati in posseso di Aica, la riduzione più importante della fornitura proveniente da Siciliacque si registrerà a Campobello di Licata, Canicattì, Casteltermini, Ravanusa, San Giovanni Gemini e al Consorzio di bonifica Ag3: questi centri riceveranno taglio del 30%, che si aggiungono al 15% già applicato a gennaio.

Riduzione del 20% (di cui 10% già applicata a gennaio) per i comuni di Burgio, Calamonaci, Lucca e Villafranca Sicula così come ad Agrigento città, Caltabellotta, Cattolica Eraclea, Porto Empedocle, Realmonte, Ribera e Siculiana.

Ulteriore riduzione del 20% (che si aggiunge al 15% già applicato a gennaio) a Licata e Palma di Montechiaro, mentre un ulteriore 5% sarà applicato al 10% già attuato a Montevago e Santa Margherita Belice.

"La decisione, presa di concerto con le autorità regionali - dice Siciliacque in una nota -, è conseguente alla situazione di severità idrica in atto in Sicilia e tende a conciliare il soddisfacimento del fabbisogno delle persone con la necessità di salvaguardare gli invasi".

Siciliacque annuncia tre cantieri per la trivellazione di nuovi pozzi già aperti a Caltabellotta, al campo Favara di Burgio e in contrada Zacchia, a Prizzi. A quest si aggiunge appunto un piano di razionamento a carico dei 93 comuni serviti da Siciliacque, compresi nelle province di Agrigento, Caltanissetta, Enna, Palermo e Trapani, per un bacino di circa 850 mila residenti.

Entro il mese di marzo è prevista la conclusione della trivellazione a Caltabellotta di un nuovo pozzo (gemello a quello franato in zona Callisi). Entro aprile si prevede di rendere operativo l’altro pozzo sulla falda Favara di Burgio. Infine, per la metà di maggio è in programma il ripristino della funzionalità dei pozzi Zacchia a Prizzi.

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