rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
La polemica

Disservizi idrici, la Consulta attacca Aica: "Responsabilità politiche, si temono disordini"

Secondo l'organismo che riunisce le associazioni per l'acqua pubblica la situazione del gestore pubblico è ormai emergenziale

Disservizi idrici in molti comuni della provincia, la Consulta delle associazioni di Aica punta il dito sulla politica.

Tra turni di oltre 2 settimane, servizi sostitutivi - e comunque non bastevoli - di autobotti e mancata riparazione delle perdite idriche si è di fronte, dicono, ad un "quadro desolante che è, per ciò che ci riguarda, solo la punta di un iceberg molto più grande e ancora per certi versi sommerso".

"Oggi, a causa dei disservizi che l'utenza è costretta a subire - continua la nota -, i cittadini stanno iniziando a puntare il dito verso le responsabilità politiche dei sindaci, proprietari e detentori del servizio pubblico. E lo faranno sempre più frequentemente e perentoriamente se non vedranno quel reale miglioramento del servizio che aspettano da troppi mesi. Aica è una azienda di servizi è come le aziende di servizi deve essere governata. In mancanza di ciò si producono i disastri che stiamo vivendo e i sindaci non avranno alibi. Resta da chiedersi se ne siano realmente consapevoli e se vogliano perciò comportarsi di conseguenza".

Da parte degli amministratori locali, secondo la consulta, mancherebbe ancora la dovuta consapevolezza della gravità della situazione. "Se non si interviene urgentemente con correzioni strutturali - scrivono - il servizio non potrà far altro che peggiorare e il rapporto con l'utenza non potrà far altro che inasprirsi. Alla Prefettura abbiamo anticipato che si sarebbe arrivati a questo punto e che le cose sarebbero ancora peggiorate fino a provocare possibili squilibri dell'ordine pubblico".

Se la Consulta derubrica a una "misura non strutturale" l'annosa questione sul pagamento da parte dei comuni del prestito ad Aica, ritiene invece opportuno il "richiamo ai sindaci che non pagano le utenze comunali, (nel 2022 si registra un ammanco di 2 milioni di Euro di utenze comunali non pagate)", pur stigmatizzando alcune dichiarazioni dei giorni scorsi sulla stampa del presidente dell'Assemblea dei sindaci Alfonso Provvidenza.

"Mentre monta la protesta per un servizio caro e largamente inadeguato, non si discute di come accelerare l'applicazione di quelle misure correttive approvate sei mesi fa dal Cda e delle quali non si ha notizia. A questo punto - concludono - risulta imprescindibile che tutte le energie e i poteri che il nostro territorio può esprimere, siano rivolti verso l'obiettivo primario di correggere con urgenza tutte quelle storture che stanno soffocando Aica e con essa l'utenza, o prepariamoci a futuri disordini e nuove ri-privatizzazioni". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Disservizi idrici, la Consulta attacca Aica: "Responsabilità politiche, si temono disordini"

AgrigentoNotizie è in caricamento