Dentista abusivo in clinica specialistica? Arriva la sentenza: 3 assoluzioni

Si è concluso con 3 assoluzioni, “perché il fatto non sussiste”, il processo a carico di Fabrizio Cacciatore, 50 anni, odontotecnico che si occupa di impianti e protesi (al quale era assolutamente vietato operare con il paziente), dell'amministratore unico e del direttore sanitario della clinica “Cleardent” di Aragona. Cacciatore era accusato di esercizio abusivo della professione in quanto avrebbe estratto un molare a una donna. Gli altri due imputati erano Salvatore Licata, 76 anni, amministratore della società che faceva capo alla clinica privata, ed Antonino Longo, 46 anni, direttore sanitario della struttura aragonese. A questi ultimi si contestava di avere "determinato l'odontotecnico ad esercitare abusivamente la professione dirigendone l'attività". 

A chiedere l’assoluzione dei 3 imputati, oltre agli avvocati difensori Daniela Posante, Antonino Gaziano, Vincenza Gaziano e Paolo Grillo, era stato il pubblico ministero Antonella Carrozzieri a conclusione della requisitoria.

"Non c'è prova che all'interno della clinica l'odontotecnico avesse abusivamente esercitato la professione di dentista perchè l'unico episodio contestato è stato, di fatto, smentito dalla testimonianza della paziente che ha negato che le stesse praticando una manovra nel cavo orale": questa, in estrema sintesi, la motivazione che avrebbe indotto il pm a chiedere l’assoluzione degli imputati. 

L'indagine era partita da alcuni esposti anonimi a seguito dei quali il Nas aveva effettuato un blitz nella struttura trovando, sempre secondo le accuse, l'odontotecnico che stava estraendo un dente. La circostanza non è stata tuttavia confermata in aula dalla paziente che, in un primo momento, aveva fornito una versione differente dei fatti. Il processo si è celebrato davanti al giudice Agata Anna Genna.