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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Costi della politica, in Comune e in Provincia si fa economia

Ridotte le indennità a carico del sindaco, del suo vice, della Giunta; dimezzato il gettone di...

Con la delibera numero 177, il Consiglio comunale di Agrigento ha previsto nel bilancio 2012 la riduzione del 50 percento delle indennità a carico del sindaco Marco Zambuto e della sua Giunta, con un risparmio di 223.700 euro per le casse comunali. Zambuto, che nei mesi scorsi si era già ridotto del 30 percento la propria indennità, nel 2012 guadagnerà circa 2.800 euro lordi a fronte degli oltre 5.600 euro lordi previsti dalla legge. Stesso discorso per il vice sindaco, che passa da 4.228 euro a 2.114 euro, e per gli assessori, che guadagneranno 1.832 euro contro i 3.664 euro del 2011.

Dimezzata anche l’indennità a beneficio del presidente del Consiglio comunale, che passa da 24 a 12mila euro annui, e del gettone di presenza dei consiglieri comunali, che per il 2012 e 2013 sarà di 56,25 euro con un massimo mensile di 780,88 euro. Complessivamente il Comune spenderà il prossimo anno per i suoi consiglieri 250 mila euro, la metà esatta delle spese sostenute nel 2011. Complessivamente il comune di Agrigento risparmierà fino a 485.700 euro sulle spese dei suoi principali rappresentanti.

Inoltre nel 2011 la spesa del personale è stata pari a 600mila euro, con una riduzione rispetto all’anno precedente del 2,6 percento. La spesa per i servizi sociali ha comportato una riduzione di 840mila euro senza alcuna sostanziale diminuzione dei servizi in questione che sono stati erogati con gli appositi finanziamenti del piano di zona del distretto socio-sanitario di cui Agrigento è comune capofila. La spesa per i servizi ambientali ha fatto registrare, anche in questo caso senza riduzione del servizio per un maggiore coinvolgimento del personale interno, di 200mila euro.

“In un momento in cui la difficile crisi europea e internazionale impone duri sacrifici a tutti i cittadini – afferma il sindaco Marco Zambuto – è indispensabile che siano proprio i rappresentanti delle istituzioni a dare per primi l’esempio. Agrigento è stata vittima per anni di dissennate politiche finanziarie che hanno provocato gravi danni. Oggi, grazie al nostro impegno contro gli sprechi, possiamo affermare che la nostra è una città virtuosa in grado di garantire stabilità di bilancio e, al tempo stesso, un alto livello di servizi per i cittadini”.

Anche la Provincia regionale di Agrigento ha iniziato a contenere le spese, oltre ad avviare le ttività che porteranno all'estinzione dei mutui a carico dell'Ente.
"La situazione finanziaria della Provincia, alla data di insediamento della nuova amministrazione - si legge in una nota stampa - presentava degli aspetti particolarmente critici in ordine al rispetto dei vincoli imposti dalla nuova normativa sul Patto di stabilità. Il passaggio al nuovo criterio di calcolo del Patto della cosiddetta 'competenza mista' in presenza di ingenti investimenti effettuati dalla precedente amministrazione, finanziati prevalentemente con il ricorso a mutui e con l’utilizzo degli avanzi di amministrazione, ha determinato un notevole appesantimento della situazione finanziaria dell’Ente. La nuova amministrazione ha dovuto, pertanto, fronteggiare tale criticità bloccando la spesa corrente non obbligatoria e monitorando costantemente il flusso dei pagamenti dei lavori pubblici in corso. Nello stesso tempo - si legge ancora - sono stati programmati tutti quegli interventi atti al contenimento e alla razionalizzazione della spesa corrente, quali, la rinegoziazione dei contratti, la riduzione delle spese contraibili ed il contenimento del tasso di crescita dell’indebitamento. A quest’ultimo scopo, alla fine del 2008, applicando parte dell’avanzo di amministrazione disponibile, si è provveduto ad estinguere un primo gruppo di mutui, contratti a tassi più elevati, per un importo complessivo di quasi 12 milioni di euro; ulteriori 6 milioni di euro circa sono stati estinti nel 2009 e altri 6 milioni di euro sono stati estinti alla fine di quest’anno; sono stati ridotti, inoltre, quei mutui i cui finanziamenti non erano più rispondenti ai reali fabbisogni dell’Ente. L’indebitamento complessivo con la Cassa depositi e prestiti è passato dai 42,5 milioni di euro, nel primo semestre 2008, ai 12 milioni di euro circa a fine 2010. Sono stati mantenuti i mutui che presentano una durata residua di 9 anni contratti ad un tasso fisso molto basso, rispetto al tasso di mercato, e quindi convenienti per l’Ente. Nell’ambito di un processo continuativo ed autonomo di razionalizzazione della gestione e delle misure già adottate ed il programma in corso di attuazione, sul fronte del contenimento della spesa corrente, si è provveduto ad effettuare l’annullamento di circa 100 linee telefoniche dirette risparmiando circa 15 mila euro annue. L’abolizione di tutte le giunzioni tra una sede e l’altra, compresi gli uffici Uro, ha consentito un risparmio pari a circa 24mila euro annui. Ancora, l’introduzione di un sistema di controllo e monitoraggio di tutte le chiamate interne ed esterne, l’eliminazione di circa 20 fax razionalizzando le dislocazioni degli esistenti, la bonifica di servizi e linee telefoniche di trasmissione dati, nonché il cablaggio integrato fonia/dati in tutte le sedi, hanno consentito un abbattimento della spesa di circa 126mila euro. Laddove si è potuto, molto è stato operato in termini di contenimento anche nell’ambito delle attività e della formazione del personale provinciale. Nel merito, sono stati ottenuti risparmi per ciò che riguarda le missioni, determinando una riduzione percentualmente rilevante delle missioni istituzionali autorizzate. Nell’ambito della formazione, si è provveduto a ridurre sensibilmente il budget disponibile in quanto, oculatamente, si è scelto di ottenere ugualmente un buon risultato utilizzando la formazione in house attraverso la collaborazione di prestigiose scuole come quella dei Segretari Comunali che hanno fornito e forniscono giornate formative gratuite. Si sono perseguiti obiettivi di contenimento della spesa anche precludendo il mantenimento in servizio del personale giunto al 65esimo anno di età, nonché applicando la risoluzione del rapporto di lavoro con i dipendenti che hanno maturato l’anzianità di servizio massima. Inoltre, per nessuno dei collocati a riposo nell’anno 2010 è stata prevista la sostituzione. In ultima analisi, gli interventi operati hanno consentito a questa amministrazione il rispetto del Patto di stabilità per gli anni 2008 e 2009  e, certamente, anche quello del 2010, scongiurando, quindi, le pesanti sanzioni collegate ad un eventuale superamento del vincolo, quali, il divieto di assunzioni, con l’impossibilità di rinnovare i contratti al personale precario, e la riduzione dei trasferimenti erariali. Nello stesso tempo, sono stati rispettati i contratti con le imprese, per i lavori pubblici in corso, garantendo loro i pagamenti degli stati di avanzamento alle scadenze contrattuali fissate. I pagamenti complessivamente effettuati, per i lavori pubblici in corso, ammontano ad oggi a circa 35 milioni di euro. In questa mutata situazione finanziaria, l’Ente è in condizioni di fare fronte anche se con grosse difficoltà agli ulteriori sacrifici che ci vengono imposti dalla nuova manovra finanziaria dello Stato che, come si sa, ridurrà notevolmente  le risorse a tutti gli Enti locali, Province comprese".

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