Contestavano il cibo e reclamavano il pocket money, nuova rivolta di migranti
Prima ancora che i più facinorosi riuscissero a scagliarsi contro mobili e suppellettili - creando danni e devastazione come è già successo in passato - al Villaggio Mosè è accorsa la polizia
Reclamavano il pocket money, contestavano la qualità del cibo che risultava essere - per loro - di "non gradimento" e rivendicavano il mancato funzionamento del wi-fi. Nuova rivolta, da parte di un gruppo di immigrati minorenni non accompagnati, in una struttura d'accoglienza del Villaggio Mosè.
Escrementi e insetti morti, chiusa una struttura d'accoglienza
Ma prima ancora che i più facinorosi riuscissero a scagliarsi contro mobili e suppellettili - creando danni e devastazione come è già successo in passato - nel rione commerciale di Agrigento è accorsa la polizia di Stato: gli agenti della sezione "Volanti" e quelli della Squadra Mobile della Questura. Un intervento più che tempestivo che ha, di fatto, scongiurato - contrariamente a quanto accaduto in precedenti occasioni - gravi danni agli interni della struttura.
Problemi strutturali e carenze igienico-sanitarie, chiusa comunità
Gli agenti della polizia sono, quasi subito, riusciti a riportare la calma. E questa volta - non essendoci stato alcun danneggiamento - non ci sono posizioni al vaglio. Non è la prima volta, né probabilmente sarà l'ultima, che in una struttura d'accoglienza, per adulti o per minorenni, della città esplode una rivolta. Anche in passato i migranti hanno già protestato perché il cibo non sarebbe stato di loro gradimento o perché l'acqua calda non sempre funzionava o perché erano rimasti "senza soldi".