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Domenica, 28 Aprile 2024
Giustizia amministrativa / Lampedusa e Linosa

“Declassato” in graduatoria al concorso, si rivolge al Cgars e ottiene il posto al poliambulatorio di Lampedusa

Dopo la prova selettiva si era collocato in posizione utile ma l’Asp di Palermo aveva rettificato in maniera peggiorativa la sua posizione. Il Tar gli ha dato torto e ha così impugnato la sentenza di primo grado

Aveva regolarmente partecipato al concorso per assistente amministrativo al poliambulatorio di Lampedusa e a quello di Ustica indetto dall’Asp di Palermo ma, dopo avere ottenuto un punteggio idoneo, era stato “declassato” in graduatoria proprio il giorno del conferimento dell’incarico.

Si tratta di un professionista palermitano di 47 anni che aveva provato ad ottenere l’affidamento dell’incarico a tempo determinato nella categoria “C”. Il punteggio pari a 10,27, dopo la prova selettiva, gli aveva consentito di collocarsi in posizione utile ai fini del concorso.

L’Asp di Palermo aveva poi rettificato il punteggio assegnato sulla base dell’asserito convincimento che il servizio prestato dal partecipante nella categoria “B” non avrebbe potuto considerarsi inerente alla categoria immediatamente inferiore a quella messa a concorso (cioè alla categoria “C”).  

Il concorrente aveva quindi chiesto il riesame della propria posizione all’Asp di Palermo che rigettava la richiesta ritenendo che la categoria immediatamente inferiore alla “C” avrebbe dovuto considerarsi la categoria giuridica “BS”.

Il professionista ha quindi proposto ricorso al Tar che però lo ha rigettato. Per la riforma della sentenza del giudice di primo grado, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, proponeva appello davanti al Consiglio di giustizia amministrativa per la regione siciliana.

In particolare gli avvocati, oltre a rilevare l’erroneità della sentenza del giudice di prime cure, evidenziavano in giudizio come i lavoratori inquadrati nel livello “BS” dovevano considerarsi come appartenenti alla categoria “B”. Alla luce della nuova sentenza, condividendo le tesi difensive sostenute dagli avvocati Rubino e Impiduglia, il Cgars ha ritenuto fondato il ricorso ed ha annullato gli atti impugnati in primo grado. 

E’ stato quindi riconosciuto il servizio prestato nella categoria “B3” come attività riconducibile alla categoria immediatamente inferiore rispetto alla “C,” oggetto del concorso in questione. Pertanto il professionista potrà riottenere una posizione utile in graduatoria e la conseguente immissione in servizio. 

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