Preso a colpi di bottiglia e rapinato: 43enne al pronto soccorso, è "caccia" al delinquente
La stessa vittima, nonostante fosse ubriaca, s’è presentata, ferita, in commissariato ed ha raccontato tutto agli agenti
E’ stato preso a colpi di bottiglia di vetro e rapinato dei soldi che aveva nel portafogli, circa 300 euro, del telefono cellulare e della felpa che indossava. Vittima dell’aggressione, con rapina, un marocchino quarantatreenne residente a Licata. La stessa vittima, nonostante fosse ubriaca, s’è presentata, ferita, in commissariato ed ha raccontato tutto agli agenti. La rapina – stando proprio ai racconti dell’immigrato quarantatreenne – è avvenuta nei locali della stazione ferroviaria e sarebbe stata messa a segno da un connazionale. La vittima pare che abbia anche fatto il nome, o forse il soprannome, del suo aggressore.
Arraffati soldi, cellulare e perfino la felpa che la vittima indossava, il criminale s’è dileguato nel nulla. Il ferito, con un’autoambulanza del 118, è stato fatto trasferire, dai poliziotti del commissariato, al pronto soccorso dell’ospedale “San Giacomo d’Altopasso” dove i medici lo hanno sottoposto a tutti gli accertamenti sanitari ritenuti necessari e dove è stato medicato. I medici gli hanno dato 30 giorni di prognosi.
I poliziotti del commissariato di Licata hanno, naturalmente, subito avviato le indagini e, quale primo passaggio, si sono sincerati circa l’eventuale presenza di impianti di videosorveglianza. Ma lo scalo ferroviario ne è risultato privo. Gli agenti pare che possano aver identificato l’autore della rapina. Non ci sono conferme istituzionali al riguardo però. Sembra essere certo comunque che i poliziotti del commissariato di Licata si sono già messi alle calcagna del presunto rapinatore. E non è escluso che il rintraccio possa ormai essere veramente una questione di ore. L’immigrato rapinatore, essendo ormai trascorsa la flagranza di reato, rischia però una denuncia alla Procura della Repubblica.