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Cronaca

Acqua pubblica, Carlisi (M5s): «Firetto fa il gioco delle 3 carte, noi renderemo valida la sua delibera»

Per il consigliere grillino si sta boicottando l'inserimento di Agrigento nella compagine dei 27 comuni, inserendo nel dispositivo delle condizioni improponibili che invaliderebbero la delibera, rendendola nulla, e si instilla nei consiglieri la paura del danno erariale da ripagare. Il M5s ha, così, protocollato un emendamento soppressivo delle clausole che invalidano la “delibera del sindaco”

Giorno 18 novembre per il M5s è il "delibera day" al Consiglio comunale di Agrigento. E i grillini puntualizzano sulla situazione, rassicurando sul fatto che non ci sono rischi nè costi.

«Si devono attendere indicazioni attuative dalla Regione per un'operazione che è tutta un'incognita e che potrebbe anche essere solo un'enorme bolla di sapone. Nonostante le chiare difficoltà qualcuno vuole insabbiare l'operazione che tutti i cittadini attendono speranzosi, dopo il referendum del 2011. Con una proposta di delibera ad hoc, ci si nasconde dietro la boutade di proteggere i cittadini (da loro stessi?) e si boicotta l'inserimento di Agrigento nella compagine dei 27 comuni, inserendo nel dispositivo delle condizioni improponibili che invaliderebbero la delibera, rendendola nulla. Si instilla nei consiglieri la paura del danno erariale da ripagare. Peccato che gli altri Comuni abbiano già deliberato, senza paura. Tutti gli altri comuni continueranno ad avere la speranza dell'acqua pubblica mentre Agrigento resterà l'unico bacino d'utenza da spremere per il gestore idrico. Per Agrigento, con queste clausole, sarà acqua privata. Almeno fino al 2038»

E sul sito del Movimento 5 stelle di Agrigento si spiega come i grillini intendono "correre ai ripari", chiedendo l'abolizione di alcuni sottocommi che renderebbero del tutto vana la delibera: nella certezza che la proposta dei sindaci presentata dal Movimento sarà bocciata dalla maggioranza, ha protocollato un emendamento soppressivo delle clausole che invalidano la “delibera del sindaco”.

«E’ il gioco delle tre carte - si legge -. Il sindaco ha fatto una inutile delibera di Giunta per far intendere ai cittadini di essere per l’acqua pubblica. La delibera efficace però deve farla il Consiglio comunale e allora ecco che i consiglieri della maggioranza si prestano al gioco e inseriscono delle condizioni falsamente cautelative per i cittadini, in pratica efficientemente cautelative solo per il gestore privato perchè inserendole la delibera perde di significato. Non è niente. 
E’ carta straccia. Un’intera provincia ci riderà dietro. L’ennesimo atto di delegittimazione e di scherno rispetto al Consiglio comunale.

L’atteggiamento morbido del sindaco si riflette aulla maggioranza
- si legge ancora -. Ricordiamo che il sindaco, invece di diffidare correttamente Girgenti Acque con un atto ufficiale, ha solo allegramente ripreso il gestore idrico sui minacciati distacchi fognari con una nota stampa che si trova anche sul sito del Comune».


 

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