"Prima l'ha bastonato, poi l'ha schiacciato e ucciso con l'auto": racconto shock della testimone
La donna ha assistito dal balcone: "Ha spintonato la figlia con la mano salvandole la vita". All'origine del delitto di Mario Vincenzo Lauricella e del tentato omicidio della ragazza i contrasti legati alle nozze che il futuro consuocero voleva impedire
"Ho visto arrivare Luigi Lalomia con l'auto a velocità sostenuta, scendere e picchiare con un bastone Mario Vincenzo Lauricella e sua figlia Clara. Il signor Lauricella è riuscito a liberarsi dopo una colluttazione e ha buttato il bastone lontano, a quel punto Lalomia è salito sull'auto e li ha investiti schiacciandoli contro il muro".
Maria Agati, la supertestimone dell'omicidio del meccanico, morto il 16 luglio dell'anno scorso dopo un mese e mezzo di agonia, racconta così (in realtà tradotto da un dialetto stretto) le scene, a cui ha assistito dal balcone. "Il signor Lauricella - ha detto la donna rispondendo al pm Paola Vetro e al difensore di Lalomia, l'avvocato Calogero Meli - quando ha visto piombare l'auto contro il muro su cui erano appoggiati ha spinto via con la mano la figlia impedendo che venisse colpita".
All'origine dell'omicidio e del tentato omicidio della ragazza ci sarebbero i contrasti legati al matrimonio in programma fra Clara Lauricella e il figlio di Lalomia.
Lalomia, in particolare, prima dell'omicidio avrebbe tentato di impedire le nozze con insulti e minacce di ogni tipo che sono state ricostruite dalla figlia della vittima. "Non voleva che sposassi suo figlio - aveva raccontato la ragazza in aula all'udienza precedente -, diceva che ci avrebbe ammazzati tutti".
La ragazza, insieme alla madre e ad altri familiari, si è costituita parte civile con l'assistenza dell'avvocato Salvatore Amato.