Buoni spesa, troppe richieste: segnalati i sospetti e al via i controlli
Pare che vi siano stati tentativi di ottenere all'interno dello stesso nucleo familiare più provvidenze
Le tante, troppe, richieste di buoni spesa stanno diventando sospette a Canicattì. Alle iniziali 1.200 istanze, adesso se ne sono aggiunte altre 1.700. Un incremento ritenuto eccessivo dall'amministrazione comunale che ha segnalato l'incongruenza alle autorità preposte per effettuare delle verifiche a tappeto. "Con le richieste presentate in questa seconda tranche - ha detto al Giornale di Sicilia l'assessore alle Politiche sociali Antonio Giardina - siamo giunti ad una percentuale del 22 per cento di nuclei familiari che verserebbero in stato di assoluta indigenza e mancanti di ogni altro aiuto statale o regionale come indennità di disoccupazione o reddito di cittadinanza". Gli accertamenti familiari e reddituali possono essere effettuati solo dall'autorità giudiziaria con gli appositi servizi della Guardia di finanza. Pare - ma si tratta di indiscrezioni riportate dal quotidiano - che vi siano stati tentativi di ottenere all'interno dello stesso nucleo familiare più provvidenze. Tentativi che sarebbero stati sventati sul nascere, ossia al momento della presentazione delle istanze.