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Lunedì, 29 Aprile 2024
L’intervento / Lampedusa e Linosa

Bimbo di 14 mesi trovato positivo all’hashish, trasportato d’urgenza a Palermo in elisoccorso

E’ ricoverato in terapia intensiva al “Di Cristina” e i medici stanno verificando se ha subìto danni alle cellule cerebrali. Si tratta del 17esimo bambino in Sicilia che è risultato intossicato da stupefacenti

Ha solo 14 mesi ed è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale “Di Cristina” di Palermo in elisoccorso. E’ risultato positivo all’hashish e - come si legge oggi su La Repubblica - i medici stanno ora valutando se il piccolo ha subìto danni alle cellule cerebrali a causa dell’intossicazione da stupefacente. Le sue condizioni sono comunque in miglioramento.

Sembra incredibile ma purtroppo è la triste realtà: dall’inizio del 2022 sono stati ben 17 i bambini in Sicilia ricoverati in ospedale dopo avere avuto un contatto diretto con droghe. Nell’ultimo caso, che ha visto appunto protagonista un bimbo di soli 14 mesi di Lampedusa, la Procura per i minorenni diretta da Claudia Caramanna, che ha aperto un fascicolo d'inchiesta, lo ha affidato temporaneamente ai medici e adesso si sta indagando per capire con precisione cosa è realmente accaduto. E’ stato anche deciso di togliere provvisoriamente la potestà genitoriale. Gli esperti ricordano che soggetti così piccoli, quando vengono a contatto con sostanze stupefacenti, sono a rischio poiché vengono coinvolti tutti i loro parametri vitali. Gli effetti delle droghe su persone così piccole e fragili può infatti avere effetti che possono durare anche per tutta la vita. 

Spesso le droghe vengono assunte o semplicemente toccate in casa quando i genitori, nella maggior parte giovani e in condizioni economiche e sociali disagiate, sono distratti. E così non è per nulla impossibile, come effettivamente è avvenuto in passato, che un papà somministri del metadone alla figlia di 3 anni al posto dello sciroppo. In un altro caso addirittura una bambina di 8 anni, che sanguinava continuamente, venne sottoposta a svariati test. I medici, dopo avere anche pensato ad un cancro, scoprirono che la madre le somministrava anfetamine. Ed ancora una bambina è entrata in coma dopo avere ingerito dell'hashish a casa di amici dei genitori. Oppure un bambini ha mangiato della cocaina lasciata sul tavolo dai genitori andando in overdose.

Ragazzini, invece, sempre più spesso sono coinvolti in attività di spaccio oppure assistono al taglio e al confezionamento della droga come se fosse una cosa normale.

Per questi precedenti, adesso, negli ospedali tutti i bambini vengono sottoposti a specifici esami anti-droga.

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