Sbarcò a Lampedusa il quarto presunto stupratore di Rimini
Il ragazzo, però, aveva raccontato di essere fuggito dal suo Paese in guerra e che, nel conflitto, aveva perso entrambi i genitori
Violenza sessuale a Rimini, il quarto presunto stupratore è stato catturato. L’uomo, si chiama Guerlin Butungu ed è ritenuto essere il capo del branco autore della duplice violenza sessuale. Il 20enne, secondo quanto emerso, era sbarcato in Italia, a Lampedusa, nel 2015 e aveva chiesto lo status di richiedente asilo che gli era stato però negato. Il ragazzo, però, aveva raccontato di essere fuggito dal suo Paese in guerra e che, nel conflitto, aveva perso entrambi i genitori. Aveva così ottenuto un permesso di soggiorno come rifugiato ed era stato accolto in una struttura di Cagli.
Le parole del Pm: "Turpi e brutali atti di violenza"
A tradire l'uomo è stato il cellulare, messo sotto controllo dagli inquirenti, attraverso il quale è stato tracciato nelle sue ultime ore di libertà. Portato in Questura, Butungu è stato trovato in possesso anche di tre orologi e, secondo quanto emerso, uno di questi potrebbe appartenere al turista polacco 26enne massacrato di botte dal branco. Sottoposto a fermo di polizia, il congolese è stato poi trasferito nel carcere riminese dei "Casetti" in attesa dell'udienza di convalida. Al momento, nei suoi confronti, le accuse sono quelle del duplice stupro della studentessa 26enne polacca e del transessuale peruviano 42enne oltre alla rapina e alle lesioni.