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Sabato, 27 Aprile 2024

Archeologia, cresce l'interesse per l'altorilievo recuperato nel mare di San Leone

L'assessore Scarpinato: "Prosegue l’azione di tutela dei beni culturali sommersi"

Emergono nuovi dettagli sul ritrovamento di un grande altorilievo recuperato dal mare di San Leone nelle scorse settimane. A fornirle, con una nota, è l'assessore regionale ai Beni culturali Paolo Scarpinato. Ancora incerta è la natura del grande monolito - che qualcuno attribuisce al tempio di Zeus -, ma quel che è certo è che il bene, lungo più di 2 metri, era stato segnalato già lo scorso anno dall’associazione "BC Sicilia".

Dopo diversi tentativi di recupero, ostacolati dalle cattive condizioni meteo, è stato recuperato grazie all’utilizzo di palloni di sollevamento che lo hanno riportato alla luce dal fondale in cui riposava da secoli, a soli 10 metri di profondità, poco fuori dal porticciolo turistico. Il bene è stato quindi poi trainato con un mezzo nautico dei Carabinieri fino al molo del porto turistico. Da qui, con mezzi messi a disposizione dal Parco archeologico della Valle dei templi di Agrigento, l’altorilievo è stato collocato in una grande vasca realizzata nei laboratori di restauro per il necessario primo trattamento di desalinizzazione.

Il livello di conservazione del bene sarebbe comunque discreto, ma occorrerà un'accurata opera di pulizia per rivelarne i particolari. In tal senso, in collaborazione con l'Università di Palermo, nelle prossime settimane, verranno condotte analisi di laboratorio per determinare la natura della pietra ela provenienza del materiale. Seguiranno indagini di tipo archeologico e storico-artistico per cercare di precisare natura, epoca e destinazione della grande scultura.

Il recupero è stato frutto del lavoro congiunto della Soprintendenza del mare della Regione Siciliana e del Parco archeologico della Valle dei Templi, con il nucleo Tutela patrimonio culturale dei Carabinieri di Palermo e il nucleo Carabinieri subacquei di Messina.

"È ancora prematuro stabilire l’origine e l’utilizzo dell’altorilievo – dichiara l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana Francesco Paolo Scarpinato –. Soltanto un attento lavoro da parte degli archeologi e dei tecnici potrà svelare la natura del reperto, già al vaglio degli esperti. L’incessante attività della Soprintendenza nelle azioni di tutela dei beni culturali sommersi conferma, ancora una volta, l’attenzione rivolta alla storia celata nei nostri fondali e operazioni come questa aprono nuovi scenari per la ricostruzione del passato".

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