"Aggressione al trans Ambra", uno dei tre imputati chiede di patteggiare
Gli altri due, invece, scelgono il giudizio abbreviato: sono accusati di avere picchiato con calci e pugni la quarantenne in un chiosco sulla spiaggia
Uno dei tre giovani chiede di patteggiare tre mesi e definire la propria posizione giudiziaria evitando un vero e proprio processo. Le altre due, accusate di avere aggredito a calci e pugni una giovane trans dopo una lite in un chiosco sulla spiaggia di San Leone, scelgono il giudizio abbreviato.
Gli imputati sono Carmelo Gabriele Costanzo, 25 anni, di Serradifalco; Soraya Liotta, 26 anni, di Grotte, e Sabrina Aquilina, 23 anni, di Grotte. Ieri mattina, in via preliminare, l’avvocato Daniela Cipolla – difensore di Costanzo - ha chiesto il patteggiamento di una pena di tre mesi di reclusione. Il pubblico ministero Maria Luisa Butticè si è riservata di dare il consenso, mentre l’avvocato Giuseppe Zucchetto – difensore delle due donne – ha chiesto di definire il processo con rito abbreviato. Il giudice monocratico Katia La Barbera ha rinviato l’udienza al 15 novembre per trattare tutte le posizioni. I tre imputati sono accusati di lesioni personali aggravate. Anche se la prognosi a carico della quarantenne trans, da tutti chiamata Ambra, fu di appena un giorno, la Procura contesta l’aggravante perché i presunti aggressori avrebbero agito almeno in tre. Ambra – all’anagrafe Andrea Meli, 42 anni, di Porto Empedocle – che non si è sottratta a denunciare l’episodio pubblicamente mostrando il proprio volto e le sue generalità, si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe Aiello.
La presunta aggressione sarebbe avvenuta il 5 settembre di due anni fa in un locale sulla spiaggia. I tre imputati l’avrebbero aggredita a calci e pugni per una lite nella quale, comunque, non emerge in maniera nitida il movente sessista.