rotate-mobile
Sabato, 27 Aprile 2024
Il caso / San Leone / via ustica

Dai rubinetti sgorga acqua inquinata: abitanti di via Ustica pronti ad un esposto in Procura, l'Aica: "Eseguiti interventi tampone"

La "storia", a dire delle circa 50 famiglie, si è già ripetuta due volte quest'anno, ma ci sono stati dei precedenti anche nel passato

Dai rubinetti di casa sgorga acqua con parametri non conformi. Gli abitanti di via Ustica, a San Leone, vengono però a saperlo soltanto a distanza di tempo e dunque, nonostante l'acqua sia inquinata, continuano, con grave rischio per la salute pubblica, ad utilizzarla. Una storia che, a loro dire, quest'anno si è già ripetuta due volte, ma che ha anche dei precedenti negli anni passati. E questa volta, dopo proteste e recriminazioni in merito alla necessità di effettuare gli indispensabili interventi di ripristino delle condotte, le circa 50 famiglie residenti in via Ustica si stanno muovendo per formalizzare un esposto in Procura.

"Subiamo il disagio di ricevere acqua con parametri non conformi alle normative vigenti. L'Aica fino ad ora si è limitata a pulire condotte, cisterne e vasche, rifornendo le abitazioni con autobotti - hanno spiegato alcuni dei residenti di via Ustica - .Il grave rischio per la salute pubblica è determinato dal fatto che i cittadini utilizzano l'acqua che ritengono potabile e solo dopo verranno a sapere che era invece inquinata". 

Gli abitanti di via Ustica sono, dunque, intenzionati a chiedere, attraverso l'esposto in Procura, che vengano fatte "verifiche e interventi del caso, valutando se vi siano colpevoli responsabilità, affinché si possa arrivare a una soluzione definitiva per quella che è una incresciosa problematica". 

L'Aica: sopralluogo e interventi "tampone" dei tecnici 

Stamattina, i tecnici di Aica e il presidente del consiglio di amministrazione, Settimio Cantone, hanno effettuato un sopralluogo per individuare la causa dei parametri dell’acqua non conformi. Lo rendono noto dall'Aica. “Abbiamo appurato – spiega Settimio Cantone – come la non potabilità dell’acqua sia conseguenza di interventi eseguiti, nel corso dei decenni, da autorità di gestione succedutesi nel tempo: la rete idrica e i collettori fognari si trovano a distanza di pochi centimetri l’una dagli altri e, addirittura, i collettori fognari sono sovrapposti, in quota, alla rete idrica. E questo spiega gli sversamenti, soprattutto in caso di piogge”. Un’eredità ricevuta da Aica che stamattina ha già eseguito gli interventi tampone: svuotamento con gli espurghi delle vasche di tutti i condomini; abbassamento del livello dell’acqua per evitare che si ripetano ulteriori sversamenti; chiusura delle utenze che sono state rifornite tramite autobotti. “Nel contesto del piano degli investimenti, che conta oltre 300 milioni di euro – afferma Settimio Cantone – saranno individuate delle risorse da dedicare alle emergenze. Nei prossimi giorni, saranno appaltati i lavori per il rifacimento della rete idrica di Agrigento e interpelleremo immediatamente la ditta aggiudicataria per dare priorità allo svolgimento degli opportuni interventi risolutivi”. “Situazioni come quella che ha interessato via Ustica – aggiunge il sindaco Franco Miccichè - purtroppo, non sono poche sul nostro territorio e il fondo per le emergenze che sarà individuato da Aica, diventa fondamentale per evitare disservizi e disagi ai cittadini”.

(Aggiornato alle 12,46)

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dai rubinetti sgorga acqua inquinata: abitanti di via Ustica pronti ad un esposto in Procura, l'Aica: "Eseguiti interventi tampone"

AgrigentoNotizie è in caricamento