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Sabato, 27 Aprile 2024
Tribunale

Barista abbandona i rifiuti dell'attività in un fondo agricolo privato: assolto per "tenuità" del fatto

Il commerciante in un primo momento era stato condannato a un'ammenda con la formula del decreto penale

Sorpreso a gettare i rifiuti della propria attività, per mesi, in un fondo agricolo privato in un primo momento viene condannato e, infine, ottiene l'assoluzione per "tenuità del fatto".

Il barista Gian Luca Palminteri, 45 anni, titolare di un locale a Raffadali, è stato, quindi, scagionato dall'accusa di abbandono di rifiuti. 

La vicenda risale al periodo compreso fra l'agosto e l'ottobre del 2020. All'interno di un terreno in contrada Sant'Agata, nel tratto di strada che collega Raffadali con Agrigento, è stato eseguito un sequestro di rifiuti e all'interno dei sacchi furono trovati scontrini, cannucce, bicchierini e bustine di zucchero riconducibili alla sua attività commerciale.

Il gip Giuseppe Miceli, su richiesta del pubblico ministero Elettra Consoli, aveva emesso nei suoi confronti un decreto penale di condanna a 1.000 euro di ammenda. Il suo legale Teresa Alba Raguccia, tuttavia, ha impugnato il provvedimento e il giudice, questa volta, lo ha assolto per "tenuità del fatto".

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