Resort di lusso a Torre Salsa, incrociamo le dita e vigiliamo
A quanto pare, verranno rispettati limiti, divieti e norme: il comprensorio sorgerà assolutamente fuori sia dalla zona A che dalla zona B
Ormai è certo e assodato che la Adler costruirà il suo comprensorio turistico di lusso nei pressi della Riserva di Torre Salsa, non ne sono entusiasta per due ordini di motivi, il primo è di natura prettamente ideologica e politica in quanto credo che tutto ciò che è lusso non dovrebbe essere prodotto e/o realizzato, il lusso è un simbolo oltraggioso di affermazione sociale, è il principale detonatore della lotta di classe, è un veleno che ha distrutto il nostro sistema di valori.
Il secondo motivo è legato all’opportunità e alla necessità di progettare un comprensorio così grande al confine di una delle riserve naturali più belle del continente europeo. C’è bisogno del pane e del lavoro? Certamente si. È un dato di fatto incontrovertibile, ma si poteva e si doveva agire diversamente costruendo altrove.
Ad ogni modo, a quanto pare, verranno rispettati limiti, divieti e norme: il comprensorio sorgerà assolutamente fuori sia dalla zona A che dalla zona B (ci mancherebbe...) e la spiaggia dei ricchi (soltanto di portafoglio) utenti non sarà quella di Torre Salsa, ma un litorale compreso fra Torre Salsa e Bovo Marina, non verranno installati gazebo, chioschi o altre strutture in spiaggia e gli ombrelloni dovranno essere chiusi e rimossi poco prima del tramonto. Queste assicurazioni e informazioni sono state fornite da alti esponenti del Wwf Italia. Speriamo bene, speriamo che in effetti vada in questo modo. Incrociamo le dita e vigiliamo.