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Colonne d'ercole

Colonne d'ercole

A cura di Fabio Russello

La botte piena e la moglie ubriaca

Tutelare i posti di lavoro, soprattutto di questi tempi, è fondamentale e su questo siamo d'accordo. Ma possiamo mettere la polvere sotto il tappeto fin quando vogliamo, ma o prima o dopo si andrà a sbattere contro un muro perché questo sistema - creato dal governo regionale di Salvatore Cuffaro - non può reggere

Sulla questione dei rifiuti, che in questi giorni ha giustamente monopolizzato il dibattito politico agrigentino, ci sarebbe moltissimo da dire. Come ad esempio a quelli che, giustamente, gridano allo scandalo per i 25 netturbini che saranno (almeno così pare) licenziati, e che nello stesso tempo lamentano una insostenibile tassa sui rifiuti, come se le due cose non fossero - più o meno strettamente - collegate. Tutelare i posti di lavoro, soprattutto di questi tempi, è fondamentale e su questo siamo d'accordo. Ma possiamo mettere la polvere sotto il tappeto fin quando vogliamo, ma o prima o dopo si andrà a sbattere contro un muro perché questo sistema - creato dal governo regionale di Salvatore Cuffaro - non può reggere. Costa troppo, il servizio fa schifo e gli agrigentini ci mettono il carico perché - diciamocelo - siamo allergici alla raccolta differenziata. Ma forse lo siamo anche perché in realtà non ce l'hanno mai proposta come Dio comanda e la differenziata, se fatta bene, abbatterebbe i costi per i contribuenti e pure i guadagni per i signori dei rifiuti, delle discariche e del settore in generale.


Ho pure notato qualche battutina - persino dagli stessi (forse ex) grillini - sull'iniziativa di Marcello La Scala che ha preso una bella "lapa" e ha raccolto la spazzatura in via Atenea. Una provocazione certo. Il bello è che questa iniziativa ha racchiuso in sé tutto il nostro essere agrigentini: ha per esempio raccolto il plauso dei commercianti che se ne strafottono delle ordinanze e lasciano lo stesso l'immondizia lungo il salotto cittadino, è stata accolta in silenzio da tutti quelli che sbraitavano perché la spazzatura stava sommergendo la via Atenea e ha atturato a sé critiche soprattutto dai grillini. Il bello è che quelli del M5S ritengono di avere una soluzione bell'e pronta per tutto. Ad Agrigento se ci fossero loro - dicono - il problema sarebbe stato risolto subito. Peccato che a Gela per esempio (mi capita spesso si seguire quelle pagine per il mio giornale), dove è stato eletto un sindaco grillino, i problemi sono pressoché identici e dopo manco un mese la giunta comunale - tutta grillina, tutta fatta di onesti perché l'onestà va di moda e patapìpatapà - rischia di esplodere.


Io non lo so se il posto dei 25 netturbini sarà salvato. Sinceramente lo spero per i padri di famiglia. Però le cose sono due: o ci battiamo per salvare anche quei posti di lavoro, ma stare muti quando la Tarsu ci fa indignare, oppure puntiamo tutto sull'abbattimento (almeno) della tassa sui rifiuti fregandocene dei netturbini licenziati. Ma tutte e due le cose, no. Questo non si può.

La botte piena e la moglie ubriaca

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