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Domenica, 28 Aprile 2024
Salute

Il riscaldamento acceso di notte fa male? Gli effetti sul corpo

Oltre a rendere il sonno disturbato e il respiro faticoso, può causare sintomi quali tosse e problemi respiratori, pelle secca, mal di testa e irritazioni agli occhi. Quali sono, dunque, le raccomandazioni del ministero della Salute?

Accendere i termosifoni in inverno consente di tenere caldi gli ambienti della casa. Tuttavia, tenerli accesi per diverse ore durante il giorno o l’intera notte è una cattiva abitudine non solo per i costi elevati in bolletta, ma anche perché compromette la qualità del sonno ed ha effetti nocivi della salute. Scopriamo quali.

I rischi per la salute

Il riscaldamento troppo alto, e costantemente acceso di giorno, con una scarsa ventilazione degli ambienti, può rendere l’aria secca e pesante, causando sintomi quali tosse e problemi respiratori, fuoriuscita di sangue dal naso, labbra screpolate, pelle secca, mal di testa e irritazioni agli occhi. Se acceso anche di notte può rendere il sonno disturbato oltre che il respiro faticoso, causando stanchezza cronica e sonnolenza. Questo perché la temperatura interna del corpo varia durante il giorno e in particolare nelle ore di sonno. Durante la notte il corpo disperde il proprio calore, raffreddandosi fino alle prime ore del mattino, ma un ambiente troppo caldo blocca questo processo compromettendo la qualità del sonno.

Non solo, un ambiente troppo caldo durante la notte può anche causare vampate di calore che compromettono soprattutto la salute dei bambini, dei neonati e degli anziani. Infine, una differenza notevole fra la temperatura esterna e interna può abbassare le difese immunitarie e aumentare il rischio di raffreddori e bronchiti.

Temperatura e umidità ideali

Ad allertare sui pericoli del dormire in una camera da letto in cui fa troppo caldo è anche il Ministero della Salute che fornisce alcune raccomandazioni su come mantenere alta la salubrità dell’aria "indoor" (quella interna agli ambienti domestici). Tra queste c’è un cauto utilizzo dei termosifoni. La temperatura degli ambienti dovrebbe essere mantenuta costante tra i 19 e i 22 gradi, mentre i termosifoni andrebbero spenti quando il termometro raggiunge i 20 gradi. Inoltre, il Ministero raccomanda anche di tenere costante l’umidità in casa, che d’inverno non dovrebbe scendere sotto il 40%, e non superare il 50%.

L’ideale sarebbe tenere accesi i termosifoni di notte a basse temperature o spegnerli prima di andare a letto, così da mantenere una temperatura mite nella stanza da letto. D’altronde tutti i caloriferi, per legge, sono dotati di valvole termostatiche che consentono un’impostazione notturna autoregolante, o regolabile a mano. Se i termosifoni sono efficienti, manterranno il calore e di conseguenza si dormirà in un ambiente confortevole senza pesare sulle bollette o sulla propria salute. L’ideale comunque è di non superare i 20° in ogni stanza, ad eccezione del bagno in cui si possono raggiungere anche i 21°.

Se ci sono neonati in casa

In questo caso è ancora più importante mantenere in casa una temperatura non al di fuori dell'intervallo 18-22 gradi. Nella camera da letto del neonato, invece, è consigliabile una temperatura un po più bassa (attorno ai 18 gradi), e che il neonato indossi un pigiama caldo ma che non lo copra eccessivamente.

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